vibrare
v. tr. e intr. [dal lat. vibrare]. – 1. tr. a. letter. Agitare un’arma, prima di scagliarla lontano (cfr. palleggiare): v. la lancia. Quindi, scagliare con forza: v. un dardo, una freccia; una [...] vibrava di passione, di sdegno, di commozione; con altro soggetto, manifestarsi, trasparire attraverso una particolare vibrazione: nella sua voce, o nel suo pianto, vibrava un accento di disperazione. 3. tr. Con valore causativo, far vibrare, mettere ...
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vociano
agg. e s. m. (f. -a). – Della rivista La Voce, settimanale e poi quindicinale di letteratura, ma anche di cultura e d’impegno politico, civile e morale, pubblicato a Firenze tra il 1908 e il [...] 1916 (v. anche voce, n. 3 a): la poesia, la narrativa, la critica letteraria v.; il movimento v., la corrente v.; gli scrittori v.; la generazione v.; come sost., scrittore della Voce, esponente, rappresentante del movimento vociano: un v., gli ...
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vociferare
v. intr. e tr. [dal lat. vociferare e vociferari, comp. di vox vocis «voce» e ferre «portare»] (io vocìfero, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), non com. Parlare ad alta voce: a v. tutto il giorno [...] giovane, coperta di vesti suntuosissime, ... danzando e vociferando, faceva segno di grandissima allegrezza (Leopardi). 2. tr. Spargere voce, propalare notizia (per lo più come impersonale e con reggenza di prop. oggettiva): si vociferava che fosse ...
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riconoscere
riconóscere v. tr. [lat. recognōscĕre, comp. di re- e cognōscĕre «conoscere»] (coniug. come conoscere). – 1. Accorgersi e rendersi conto, da qualche segno o indizio, che una persona o cosa [...] ti riconosco più, sei cambiato nel carattere, non sei più lo stesso; r. una persona alla voce, al passo, all’andatura, al vestire, al viso (anche, dalla voce, ecc.); con uso assol., riferito a un moribondo, e alle persone che gli sono attorno: ormai ...
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tacere
tacére v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). – 1. [...] di Bonifacio VIII: qui tacet, consentire videtur. Con sign. più ampio, non esprimersi, non rispondere in nessun modo, né a voce, né per scritto, né con alcun altro mezzo di comunicazione: l’ho scongiurata di rispondermi, di avvisarmi in qualche modo ...
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figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] de la umana volontade (Dante); Qual può voce mortal celeste cosa Agguagliar figurando? (Leopardi). Per figura abbastanza. ◆ Part. pres. figurante, anche come sost. e con sign. specifico (v. la voce). ◆ Part. pass. figurato, anche come agg. (v. la ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] p. del petto, delle viscere; nel p. del cuore, dell’anima; nel suo p., nell’intimo di sé stesso, dentro di sé; la voce Che viene dalle cose e dal profondo (Saba). d. In psicanalisi e in psicologia, il p., gli strati della coscienza più lontani dalla ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni [...] , aveva anche il significato particolare di ufficio e magazzino della dogana (parola, questa, che risale anch’essa alla stessa voce araba). In tempi più recenti, è stato usato come sinon. di consiglio, spec. per indicare il consiglio dei ministri ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] e quella della figliuola tor via (Boccaccio); a un modo, d’un modo, allo stesso modo, di uno stesso modo; a una voce, con voci concordi. Locuz. particolare: tutt’uno, con valore di sost. neutro («una unica cosa, una stessa cosa»), e in funzione ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] in quanto supremo giudice delle sue sorti; eletto a voce di p., per richiesta unanime della cittadinanza; cacciato, o di Dio, tutti i cristiani; il p. musulmano; il p. ebreo; voce di p. voce di Dio (v. vox populi vox dei). 5. a. Sempre con valore ...
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Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’Uomo, prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle fosse nasali che ne determinano...
voce
Serie o insieme di suoni articolati (➔ fonazione), o anche inarticolati, alla cui produzione concorrono fondamentalmente l’apparato respiratorio, con funzione di mantice, che ne condiziona l’intensità, la laringe, che ne regola l’ampiezza,...