madre (ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. - 1. [donna che ha concepito e partorito, vista nella sua relazione coi figli stessi: m. affettuosa, snaturata; diventare m.] ≈ angelo del focolare, (non com.) [...] genitrice, (fam.) mamma, (merid.) mammà. ‖ (tosc., region.) babbo, padre, (fam.) papà. ⇑ genitore. ↔ ‖ *figlio. 2. [appellativo e vocativo che si premette ai nomi delle suore: m. Teresa; la m. badessa] ≈ sorella. 3. (fig.) [ciò che dà origine a ...
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mister /'mistə/, it. /'mister/ s. m., ingl. [forma debole di master "maestro"; appellativo ingl., equivalente all'ital. signore]. - 1. (massm.) [il migliore di un concorso di bellezza maschile: m. Universo] [...] ≈ ‖ miss. 2. (sport.) [appellativo e vocativo di chi allena una squadra soprattutto calcistica] ≈ allenatore, commissario (o direttore) tecnico, trainer. ...
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retto /'rɛt:o/ [dal lat. rectus, propr. part. pass. di regĕre "dirigere, guidar diritto"]. - ■ agg. 1. [che è, che procede in linea retta] ≈ e ↔ [→ RETTILINEO agg. (1)]. 2. (gramm.) [di caso della flessione [...] nominale, non obliquo] ≈ ⇓ accusativo, nominativo, vocativo. ↔ obliquo. 3. (fig.) a. [conforme alla norma: il r. uso di un vocabolo] ≈ corretto, esatto, giusto. ‖ appropriato. ↔ errato, erroneo, sbagliato, scorretto. ‖ inappropriato. b. [conforme a ...
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obliquo /o'blikwo/ agg. [dal lat. obliquus]. - 1. (geom.) [di retta o piano che non siano né paralleli né perpendicolari a un'altra retta o a un altro piano] ↔ ‖ normale, parallelo, perpendicolare. 2. [...] , che non mostra limpidezza e onestà] ≈ bieco, losco, minaccioso, torvo. 4. (gramm.) [nella terminologia tradizionale, detto dei casi della flessione nominale e pronominale diversi da nominativo, accusativo e vocativo] ≈ indiretto. ↔ diretto, retto. ...
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baby /'beibi/, it. /'bɛbi/ s. ingl. [dim. di babe, voce infantile], usato in ital. come s. m. e agg. - ■ s. m. 1. [chi si trova tra la nascita e l'inizio della fanciullezza] ≈ bambino, bebè, lattante, [...] neonato, (fam.) pupo. 2. (estens.) [chi si trova nell'età dell'adolescenza o della giovinezza, spec. come vocativo: ciao, b.] ≈ piccolo, [con riferimento a donna giovane e attraente] (scherz.) bambola, [con riferimento a donna giovane e attraente] ( ...
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papà (ant. pappà) s. m. [voce del linguaggio infantile]. - [appellativo affettuoso usato dai figli verso l'uomo che li ha generati: senti, p.; il mio p.] ≈ (region.) babbo, padre, (fam.) paparino, (fam.) [...] papi, (fam.) papino, [solo vocativo] (fam.) pa'. ‖ madre, mamma, (merid.) mammà. ⇑ genitore. ↔ ‖ *figlio. ...
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tesoro /te'zɔro/ s. m. [dal lat. thesaurus, gr. thēsaurós]. - 1. a. [ingente quantità di monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con cura: [...] , delizia, gioiello, perla. ↔ demonio, diavolo, peste, piaga, satanasso. f. (estens.) [persona grandemente amata, spec. come vocativo affettuoso: come stai, t.?; t. mio] ≈ amore, caro, gioia. □ fare tesoro (di qualcosa) [accogliere e conservare ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili interlocutori (Mazzoleni 1995: § 1)....
In grammatica e in linguistica, caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri esseri animati, o anche cose (manca generalmente...