papa
papà (ant. pappà) s. m. [voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre. È voce fam. e affettuosa, largamente diffusa in tutta Italia (mentre babbo si va sempre più restringendo all’ambito [...] o è preceduto da un agg. poss.: il papà di Giulio; il mio papà. Per la locuz. figlio di papà, v. figlio, n. 1 c. ◆ Dim. e vezz. papino, paparino; accr. e vezz. paparóne. Come vocativo, è in uso anche la forma affettiva papi, e l’accorciamento pa’. ...
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medico3
mèdico3 s. m. [dal lat. medĭcus, propr. uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Chi professa la medicina: albo, ordine dei m.; fare il m., esercitarne la professione; chiamare il m. [...] un consulto. Il termine indica la professione più che la persona in sé, e perciò non si usa quasi mai come vocativo né come titolo preposto immediatamente al nome, funzioni nelle quali è in genere sostituito da dottore. Con qualifiche speciali, che ...
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dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi [...] sapete ... (Boccaccio); quindi anche padrona: io t’avrò sempre cara, e sempre ... sarai d. della casa mia (Boccaccio); come vocativo o appellativo della Vergine: Donna, se’ tanto grande e tanto vali (Dante); Nostra D. (cfr. Madonna). Anche nel senso ...
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direttore
1. MAPPA Il DIRETTORE è chi dirige, cioè chi è a capo di un istituto, un’azienda, un ufficio, un’attività e così via (d. di un giornale, di una banca, di una scuola elementare; d. d’archivio; [...] il d. della clinica); nell’uso comune, soprattutto come appellativo o vocativo, è per lo più adoperato senza alcuna specificazione (vorrei parlare con il d., con la direttrice; c’è il d. al telefono; mi rivolgo a lei, d., per un consiglio). 2. In ...
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medico
1. MAPPA Il MEDICO è chi professa la medicina, e dunque si occupa di studiare, curare e prevenire le malattie delle persone (fare il m.; chiamare il m.). La parola indica la professione più che [...] la persona in sé, perciò non si usa quasi mai come vocativo né come titolo che precede il cognome (com’è, invece, per termini analoghi come avvocato o ingegnere): in queste funzioni, la parola medico è sostituita da dottore. Abbiamo: il medico ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e [...] l’a., parlando di bevitori o di giocatori ostinati. In espressioni d’affetto: è l’a. mia, è l’a. dell’a. mia; e come vocativo a persona cara: a. mia! Per estens., parte essenziale, ciò che dà forza, impulso a qualche cosa: le passioni sono l’a. della ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] percentuale di punti in uno o più tornei qualificanti: m. nazionale, m. internazionale, grande maestro. f. Nell’uso pop., vocativo che nel passato veniva talora rivolto a persona umile, di cui s’ignorava il nome, per richiamarne l’attenzione: scusate ...
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pupa1
pupa1 s. f. [lat. pūpa «bambola»]. – Bambola; è frequente in usi region. come epiteto vezzeggiativo, riferito a bambina: è sua questa bella p.?; una mamma con la p. in braccio; talvolta anche riferito, [...] come appellativo o vocativo affettuoso o scherz., a ragazza o a donna giovane e bella (in altri casi invece, spec. nell’uso più recente influenzato dal dialogo di certi film, può avere una connotazione volgare). ◆ Dim. e vezz. pupina, pupétta; accr. ...
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sissignore
sissignóre (o 'sì signóre') locuz. avv. – Forma di cortesia che si usa in risposte affermative, in segno di particolare rispetto o deferenza, spec. in ambito militare invece del semplice sì: [...] «È tutto pronto?» «Sissignore»; s., ho capito perfettamente; poiché signore è vocativo, esiste la forma del plur. e del femm. (sing. e plur.) sissignori, sissignora, sissignore. Si adopera sempre la forma staccata quando signore è completato da altre ...
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paternita
paternità s. f. [dal lat. tardo paternĭtas -atis, der. di paternus «paterno»]. – 1. a. Condizione di padre; il fatto d’esser padre, o d’essere il padre, e quindi il rapporto di parentela che [...] la p. dell’articolo; un’iniziativa di cui nessuno vuole assumersi la paternità. 3. Titolo che si dà talora, come vocativo, a religiosi claustrali (è forma più reverenziale e solenne che padre), sempre preceduto, o seguito, dall’agg. possessivo: mi ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili interlocutori (Mazzoleni 1995: § 1)....
In grammatica e in linguistica, caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri esseri animati, o anche cose (manca generalmente...