colorito2
colorito2 s. m. [dall’agg. prec.]. – 1. a. Aspetto della pelle derivante dal suo stato di irrorazione sanguigna nonché dalla pigmentazione del derma che offre numerose varianti fisiologiche [...] ama nella poesia (Carducci); anche nella recitazione: lettura, dizione priva di c., monotona. 3. Nell’esecuzione musicale (vocale o strumentale), la varia gradazione d’intensità con cui, nel corso del pezzo, vengono eseguite singole note o gruppi di ...
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ridotto1
ridótto1 (ant. ridutto, redutto) agg. [part. pass. di ridurre: è il lat. redŭctus, part. pass. di reducĕre]. – 1. Condotto in una determinata condizione, diversa da quella di prima; con questo [...] passo r., in cinematografia, v. passo2, n. 7. In partic.: a. In chimica, che ha subìto riduzione: ferro r., stato ridotto. b. In linguistica, vocale r., che presenta un grado di durata, o un grado di sonorità, o entrambi, minori di quelli delle altre ...
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tematico
temàtico agg. [der. di tema1, sul modello del gr. ϑεματικός, agg. di ϑέμα -ατος «tema»] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o concerne il tema di opere letterarie, teatrali, cinematografiche [...] (v. tema1, n. 1 c). 2. In linguistica, che appartiene al tema, o che concorre a formare il tema, di una parola (v. tema1, n. 2 a): elementi t.; vocale t., quella che si inserisce fra il tema e la desinenza; e con partic. riguardo alla presenza di una ...
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intonazione
intonazióne s. f. [der. di intonare1]. – 1. a. L’atto, l’operazione d’intonare uno strumento registrandolo, o registrando e accordando tra loro le varie parti (corde, canne, ecc.), nel giusto [...] introduzione a carattere strumentale, solitamente affidata all’organo, che precede l’esecuzione di un brano di musica sacra vocale o vocale-strumentale. 2. estens. a. Altezza e intensità del tono di voce nel discorso: parlare con i. acuta, grave ...
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sopra-
sópra-. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), [...] forma con sovra-, si veda alla forma con sopra-, o viceversa; e così per i composti nei quali l’elisione della vocale finale del prefisso è facoltativa (sopraelevare - soprelevare). Per la maggior parte di questi casi, sono stati tuttavia fatti gli ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯; la lettera che da questa trassero i Greci, Y, ebbe in origine il valore di u vocale, passato presto a ü nella pronuncia ionico-attica, tanto che fin dal sec. 5° a. C. per indicare il suono u si ...
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apofonico
apofònico agg. [der. di apofonia] (pl. m. -ci). – Concernente l’apofonia: gradi a., i differenti aspetti che una radice o un suffisso assume per l’alternanza delle vocali (grado zero, o ridotto, [...] ; grado normale o pieno, quello in cui appare una delle vocali alternanti; grado allungato, quello in cui la vocale alternante che vi appare è lunga); serie a., l’insieme dei gradi apofonici. Con riferimento all’apofonia stilistica: accostamenti ...
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gli2
gli2 pron. pers. [lat. ĭllī, dativo sing. di ille «egli»]. – Forma debole della declinazione del pron. pers. egli, usata per il compl. di termine, «a lui»; si appoggia al verbo come proclitica (gli [...] fiorentino conserva con questo valore indistinto la forma gnene. In tutte queste forme composte è possibile l’elisione della vocale finale davanti ad altra vocale (gliel’andò a dire); è ant. il troncamento davanti a consonante (gliel disse). ...
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marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] i soldati in marcia, ritmando il loro passo: andare, muovere a tempo di marcia. b. Composizione strumentale (raramente vocale e vocale-strumentale) a ritmo binario e forma chiusa come quella della danza o della canzone, destinata a ritmare il passo ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] sono l’assonanza e la consonanza: v. le due voci); r. ricca, quando è identica anche la consonante che precede la vocale tonica (per es., meditare-agitare; un caso particolare è la r. leonina, espressione che però ha anche un sign. diverso: v ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...