preconsonantico
preconsonàntico agg. [comp. di pre- e consonante] (pl. m. -ci). – Detto di suono che precede immediatamente una consonante: fonema p.; una vocale in posizione p.; si contrappone a postconsonantico. ...
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velarizzazione
velariżżazióne s. f. [der. di velarizzare]. – In fonetica, il fatto di velarizzare e di velarizzarsi: v. di una consonante, di una vocale; il fenomeno della v. della «l» in inglese. ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] da un’inquadratura ad un’altra: nel cortometraggio si notano numerosi salti. In musica, nel movimento melodico orizzontale di una parte vocale o strumentale, il passaggio da un suono all’altro, sia esso per grado congiunto o disgiunto; il termine è ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] . in pianto), rafforzato (es. in piatto). La distinzione tra il tenue e il rafforzato ha luogo in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida (es. aratro di fronte a quattro); in ogni altra posizione la consonante è di grado medio. L’articolazione del ...
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denasalizzare
denasaliżżare v. tr. [der. di nasale, col pref. de-]. – In fonetica, togliere (a una vocale) il carattere di nasale; come intr. pron., denasalizzarsi, perdere il carattere di nasale. ...
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oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] , la l velare, come nell’ingl. well ‹uèl›, in contrapp. alla comune l alveolare; «e» oscura, la vocale neutra, di suono intermedio tra le diverse vocali cardinali, come la e del fr. parchemin ‹paršëmẽ′›. 3. Sostantivato, l’oscurità, il buio: essere ...
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liquido
lìquido agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. liquĭdus, der. di liquere «essere liquido»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio scient., in contrapp. a solido e aeriforme, detto di un particolare stato di aggregazione [...] , r, m, n per la loro peculiarità metrica di costituire o no posizione dopo una muta (di rendere cioè prosodicamente ancipite la vocale della sillaba precedente); per la linguistica moderna sono liquide solo i varî tipi di l e r. Per le l. sonanti, v ...
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le1
le1 art. determ. f. pl. [lat. ĭllae, nomin. f. pl. di ĭlle «egli»]. – Forma corrispondente al sing. la e, come questo, usata davanti a qualsiasi consonante o vocale: le pietre, le scarpe, le ali, [...] le eliche. Nell’uso moderno, scritto e parlato, l’elisione è ormai scomparsa, rara anche davanti a un’altra e; nella lingua antica, era più frequente nel verso, anche davanti ad altre vocali: lungo l’amate rive (Petrarca). ...
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ritornello
ritornèllo s. m. [der. di ritornare]. – 1. Strofa poetica e parte di una composizione musicale ricorrente invariata tra altre, diverse o no tra di loro, nel corso di una composizione: r. di [...] tra l’uno e l’altro dei detti elementi. b. Intermezzo strumentale che ricorre invariato tra le strofe di una canzone vocale (detto, in francese, refrain). c. Pagina strumentale ricorrente invariata, qua e là, nel corso di un’opera teatrale, quale si ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...