chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] u, o é e ó, a differenza di quella che si osserva in è e ò, o in a. Sillaba ch., quella in cui la vocale (o il dittongo) è seguita da consonante appartenente alla medesima sillaba. f. In musica, di qualunque schema formale (per es. l’aria, la canzone ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] musicale. b. In musica, adattamento di una composizione, scritta per più strumenti o voci, a un organico strumentale o vocale più ristretto (o addirittura a un solo strumento): per es., la trascrizione di un’opera teatrale dall’originario complesso ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a [...] distanza; il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale (per lo più i, i̯, u, u̯) di sillaba finale. All’interno delle lingue indoeuropee, il fenomeno è caratteristico delle lingue germaniche; ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo d’articolazione; sillaba a., terminante con vocale. Con accezioni partic.: circuito a., in elettromagnetismo, v. circuito, n. 4 b; città a., v. città, n. 1 c ...
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sceva
scevà s. m. [dall’ebr. shĕwā, der. di shaw «niente»]. – 1. Simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e che denota assenza di vocale dopo la consonante soprascritta. [...] 2. In glottologia, termine (desunto dalla grammatica ebraica) col quale si indica una vocale di timbro indistinto (vocale neutra), di quantità ridotta, di scarsa sonorità e scarsa tensione articolatoria, graficamente rappresentata dai glottologi con ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] sue funzioni al successore o ai successori; l’anno, il mese uscente, che sta per finire; parola, tema uscente in vocale, in consonante. In araldica, uscente è attributo di animali che sembrano uscire da una partizione o da una pezza onorevole. ◆ Part ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] , η, ω, in latino ā, ē, ī, ecc., e le sillabe che le contengono); se le due consonanti sono una muta seguita da una liquida, la vocale, e quindi la sillaba, può allungarsi o restare breve, e si dice in questo caso che è in p. debole (v. anche la voce ...
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postvocalico
postvocàlico agg. [comp. di post- e vocale] (pl. m. -ci). – In fonetica, detto di articolazione (o fonema, o consonante, o vocale, ecc.) che viene di seguito a una vocale, e anche della [...] posizione di detta articolazione: fonema in posizione postvocalica. Si contrappone a prevocalico ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, [...] in uso nei sec. 17° e 18°; c. recitativo o declamato (v. recitativo); c. figurato (v. figurato). d. Parte vocale di un complesso vocale-strumentale: il c. è ricco di ornamenti mentre l’accompagnamento è assai sobrio; per estens., melodia, o parte cui ...
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accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si [...] convenienti: a. bene, giusto. ◆ Part. pass. accentato, anche come agg., che è sede di accento tonico (oppure ritmico): vocale, sillaba accentata; si dicono tronche le parole accentate sull’ultima sillaba; verso accentato sulla seconda, sesta e decima ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...