ex-
〈èks〉 pref. – È la prep. lat. ex (v. ex), molto usata in latino come prefisso per la formazione di verbi e loro derivati, sia nella forma intera ex-, davanti a vocale e alle cons. c, p, q, s, t (come [...] in exaudio, exonero, exundo; excavo, excedo, expello, exquiro, exspecto, extraho), sia nella forma ridotta e-, davanti alle altre consonanti (ebibo, edo, egredior, elaboro, emitto, enervo, eradico, evado), ...
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appoggio
appòggio s. m. [der. di appoggiare]. – 1. Ciò che serve di sostegno a una persona o a una cosa: si serviva del mio braccio come a.; l’a. d’una cupola; una panca senza a., senza schienale; datemi [...] suo entusiasmo per la scoperta del principio della leva (per la forma greca e latina della frase, v. ubi consistam). In fonetica, vocale d’a., v. anaptissi. Fig., aiuto, protezione: essere d’a., dare a. o a. morale; nel linguaggio polit., a. esterno ...
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albanofono
agg. Che si esprime nella lingua albanese. ◆ Il docente parigino [Xavier Raufer] ha ricordato come il fenomeno di una mafia «albanofona» stia esplodendo in tutta Europa, nonostante il continente [...] . (Enzo Bettiza, Stampa, 24 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. alban(ese), con l’aggiunta della vocale di raccordo -o- e del confisso -fono.
Già attestato nella Repubblica del 13 luglio 1990, p. 15 (Pantaleone Sergi), usato come agg ...
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mi1
mi1 pron. pers. [lat. me, accus., mi (= mihi), dativo]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. io, sia come compl. oggetto (non mi ha visto = non ha visto me), sia come compl. [...] , ecc.); in questo secondo caso, se la sillaba finale del verbo è -no o -ne, subisce il troncamento della vocale, con assimilazione di -nm- in -mm- nella pronuncia (non sempre nella scrittura): Piovonmi amare lagrime dal viso (Petrarca); Quando ...
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aumento
auménto s. m. [dal lat. augmentum, der. di augere «accrescere»]. – 1. L’aumentare, accrescimento: a. del raccolto, delle spese, dei prezzi, del costo della vita; a. di peso, di statura, di volume, [...] scolastica, con riferimento al verbo greco, si distinguono un a. sillabico, quando per esso la parola viene aumentata di una sillaba (gr. ἔ-λειπον), e un a. temporale, quando e si fonde con la vocale iniziale della radice allungandola (ἦγον da ἄγω). ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] manca invece alla c dura). La g dura, come la maggior parte delle consonanti, può avere in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida, due pronunce diverse con valore distintivo, può essere cioè di grado tenue (scritta scempia, es. in fugo, regredire ...
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inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: [...] oggi con l’aiuto degli elaboratori elettronici, differiscono dai rimarî (che raccolgono parole di uguale rima partendo dalla vocale tonica) e, raggruppando parole di uguale terminazione, o suffisso, o suffissoide, sono di grande utilità per ricerche ...
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postconsonantico
postconsonàntico (non com. posconsonàntico) agg. [comp. di post- e consonante] (pl. m. -ci). – In fonetica, detto di articolazione (o fonema o consonante o vocale, ecc.) che viene di [...] séguito a una consonante, e anche della posizione di detta articolazione: fonema in posizione postconsonantica. Si contrappone a preconsonantico ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità [...] o.; ho già fatto le prove scritte (o gli scritti) e mercoledì avrò gli orali. 3. In linguistica, di suono (vocale o consonante) non nasale, cioè privo di risonanza nelle fosse nasali. 4. In psicanalisi, con riferimento allo sviluppo infantile, fase ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...