pronunciare
(o pronunziare) v. tr. e intr. [dal lat. pronuntiare «proclamare, annunciare pubblicamente; sentenziare; recitare, declamare», comp. di pro-1 e nuntiare «annunciare»] (io pronùncio, o pronùnzio, [...] ecc.). – 1. tr. a. Esprimere, articolare con la voce (v. pronuncia): p. un suono, un fonema, una vocale, una consonante; p. correttamente le vocali chiuse e aperte, la «s», la «z»; il bambino non pronuncia ancora la «r»; l’«h» iniziale delle forme ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] accento acuto che i lapicidi romani dall’età di Silla fino alla seconda metà del sec. 3° d. C. ponevano, talvolta, sulle vocali lunghe per natura. c. Segno a forma di accento acuto usato da amanuensi italiani, spagnoli e inglesi nei sec. 11°e 12° in ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] l’animo invaso da un’o. di piacere, di felicità; Non tanto il forte immaginar ti leva E l’impeto di larga o. vocale (Giusti, con riferimento alla forza e all’abbondanza della vena poetica di Dante); lo investì con un’o. di parole, di insulti; iperb ...
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eu-
èu- [dal gr. εὖ, εὐ- «bene1»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, anche nella terminologia latina scientifica, che significa «bene, buono»; nella classificazione [...] zoologica e botanica è usato talvolta col sign. di «vero» (per es., euselaci). Davanti a vocale, nei grecismi di più antica tradizione e in molti anche moderni foggiati con maggior rispetto della struttura fonetica dell’italiano, il prefisso assume ...
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atonia
atonìa s. f. [dal gr. ἀτονία; v. atono]. – 1. In linguistica, mancanza di tono, di accento; posizione atona di una vocale o sillaba. 2. In medicina, mancanza o perdita del tono muscolare per effetto [...] di varie condizioni morbose (difetti d’innervazione, alterazioni anatomiche o funzionali di organi a struttura muscolare). 3. fig., letter. Fiacchezza; inerzia indolente e apatica: col capo abbandonato ...
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atono
àtono agg. [dal gr. ἄτονος, propr. «non teso, debole», comp. di ἀ- priv. e tema di τείνω «tendere», da cui anche τόνος «tensione, energia» (v. tono1 e -tono)]. – 1. In linguistica, privo di accento [...] tonico: vocale a., sillaba a., o in posizione atona. 2. non com. Affetto da atonia, senza forze, languido; fig., occhio, sguardo, volto a., privo d’espressione. ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] ., un vino n., con caratteristiche poco spiccate). b. In fonetica, detto di vocale dal timbro indistinto, la cui articolazione richiede una tensione minima degli organi vocali, come l’e «muta» del francese (per es., pardessus ‹pardësü′›), o l ...
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semimorfema
semimorfèma s. m. [comp. di semi- e morfema] (pl. -i). – In linguistica, elemento, più formativo o ausiliare che strettamente grammaticale, in genere posto dopo la radice ma prima del morfema, [...] parola; i semimorfemi costituiscono quindi una specie di zona di confine tra radice e morfema, e dànno vita a certi tipi di temi: per es., gr. λύ-ο-μαι, in cui il semimorfema o (nel paradigma alternantesi con e: λύ-ε-ται) è detto vocale tematica. ...
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apocope
apòcope s. f. [dal lat. tardo apocŏpe, gr. ἀποκοπή «troncamento», der. di ἀποκόπτω «tagliar via»]. – 1. In linguistica, caduta di una vocale finale e in generale di uno o più fonemi al termine [...] d’una parola, come in ital. son per sono, dir per dire; san per santo; in lat. dic, duc «di’», «conduci», in luogo di dice, duce; ha sign. più ampio e meno specifico che troncamento. 2. Nei giochi enigmistici, ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...