solfo-
sólfo- (o sulfo-; davanti a vocale spesso abbreviato in sólf- o sulf-). – Primo elemento di termini composti del linguaggio scient., soprattutto di chimica e mineralogia, ma anche di biologia [...] e medicina (per es. solfobatterio, solfocarbonismo), nei quali indica presenza di zolfo o relazione con lo zolfo. In partic., in chimica, è usato in nomi di composti nei quali atomi di ossigeno siano stati ...
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-icino
[der. di -ino, con l’infisso -ic-, la cui vocale cade se il nome che funge da base termina in -one]. – Suffisso nominale alterativo avente valore diminutivo o vezzeggiativo (bastoncino, corpicino, [...] leoncino, lumicino, saloncino) ...
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eterofonia
eterofonìa s. f. [dal gr. ἑτεροϕωνία, comp. di ἑτερο- «etero-» e ϕωνή «voce»]. – Nella civiltà musicale ellenica, l’arte di accompagnare strumentalmente il canto sovrapponendo alla melodia [...] vocale non un rigoroso raddoppio, ma una parte talvolta diversa e probabilmente ornamentale. ...
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interludio
interlùdio s. m. [dal lat. mediev. interludium, comp. di inter- e ludus «rappresentazione, spettacolo»]. – 1. a. Brano di musica, strumentale o corale, eseguito tra due scene, quadri o atti [...] di un componimento vocale-strumentale, per es. di un oratorio o di un’opera lirica, o anche di uno spettacolo teatrale non musicale (in campo operistico il termine, a partire dal sec. 19°, viene spesso sostituito con quello di intermezzo). b. ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] non rinnovabili. e. In linguistica, grado zero (o ridotto), il grado apofonico di una radice caratterizzato dall’assenza della vocale radicale (v. apofonia e apofonico); si parla in partic. di suffisso zero o desinenza zero con riferimento a forme ...
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ciaccona
ciaccóna s. f. [dallo spagn. chacona]. – 1. Danza in ritmo ternario e movimento moderato, in voga nel sec. 17°. 2. Componimento strumentale o vocale-strumentale sei-settecentesco, ispirato alla [...] danza, in ritmo ternario (raram. binario), composto a variazioni su di un basso ostinato di 8 o 4 misure ...
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w, W
(vu dóppia o dóppia vu; anche, vu dóppio o dóppio vu); s. f. o m. – Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in parole d’origine straniera non adattate). Sconosciuta all’alfabeto latino [...] uu, VV (rispettivam. per la minuscola e per la maiuscola), poi nella forma unita w, W, allo scopo di distinguere dalla u vocale una u semiconsonante (w inglese, come in whisky) oppure una u consonante, cioè una v (w tedesco, come in wafer). Nelle ...
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dittongazione
dittongazióne s. f. [der. di dittongare]. – Fenomeno fonetico per cui una vocale si segmenta in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo [...] (per es., la o del lat. fŏcus in uo dell’ital. fuòco) ...
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colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, [...] arresto del suono, in principio di sillaba o di parola (come nell’alef semitico, o nelle parole tedesche che cominciano per vocale). b. In musica, colpi d’arco, le varie specie o combinazioni di arcate con cui negli strumenti ad arco si mettono ...
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casella
casèlla s. f. [lat. tardo casĕlla, dim. di casa «casa rustica»]. – 1. ant. a. Piccola casa. b. Celletta, di api, vespe o d’altri insetti. 2. a. Ciascuno degli scompartimenti rettangolari in cui [...] , zona di memoria virtuale nella quale, nei grandi calcolatori che gestiscono le reti telefoniche, sono conservati i messaggi vocali destinati a un utente di telefonia o di posta elettronica. b. Ognuno di quei piccoli spazî rettangolari o quadrati ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...