contrarre
v. tr. [dal lat. contrahĕre, comp. di con- e trahĕre «trarre»] (coniug. come trarre). – 1. a. Tirare a sé, restringere, raggrinzare: c. la bocca, i muscoli, un nervo. b. Ridurre: in minor regno [...] . Diminuire, ridursi: in questo periodo le vendite si sono contratte. c. In linguistica, sostituirsi di una vocale sola o di un dittongo a due o più vocali (v. contrazione). ◆ Part. pres. contraènte, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Part. pass ...
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diastole
dïàstole s. f. [dal lat. tardo diastŏle, gr. διαστολή «dilatazione», der. di διαστέλλω «disunire, dilatare»]. – 1. a. Nella metrica classica, allungamento di una vocale breve per evitare le [...] sequenze prosodiche che non si adattano alla struttura del verso. b. Nella metrica italiana, spostamento, per ragioni ritmiche, dell’accento di una parola, normalmente sdrucciola, sulla penultima sillaba ...
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acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] che in italiano è adoperato per indicare il timbro chiuso delle vocali e e o toniche, come nelle voci védovo, córrere (analogamente ) per indicare la posizione dell’accento tonico, su qualunque vocale questo cada; uso che è, invece, di norma nella ...
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ad-
– Forma originaria del pref. a-1, che nei composti italiani è presente soltanto davanti a vocale (ad-escare, ad-operare, ad-unghiare), oltre che davanti a d- (ad-dolcire, ad-domesticare), mentre [...] negli altri casi la d- normalmente si assimila (affiorare, ammazzare, approfittare), così come nei composti latini, nei quali peraltro, almeno nella lingua letteraria dell’epoca classica e nella tradizione ...
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ad1
ad1 . – Forma eufonica della preposizione a, usata davanti a vocale e specialmente davanti a parola che comincia con a- («affrettarsi ad andare», «pensare ad altro», «dare ad intendere»). ...
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Lied
‹lìit› s. neutro ted. [ant. liod, affine al lat. laus laudis «lode»] (pl. Lieder ‹lìider›), usato in ital. al masch. – Canzone vocale tedesca, con testo di regola tedesco, coltivata tanto nella [...] musica popolare quanto in quella d’arte fin dal medioevo, in voga soprattutto nel sec. 19°: i Lieder di Schubert; l’amore dei romantici per il Lied ...
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contratto1
contratto1 agg. [part. pass. di contrarre, dal lat. contractus, part. pass. di contrahĕre]. – Ridotto di volume, di estensione, di durata, ecc. (con gli stessi sign. del verbo contrarre), [...] quindi tirato, ristretto, raggrinzato, rattrappito, ecc.: muscoli c.; membra c.; con la faccia c.; in linguistica, vocale c., risultante dalla riduzione di due o più vocali in una sola o in un dittongo. Col sign. di acquisito, assunto, concluso e sim ...
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-rafia
-rafìa [der. del gr. ῥαϕή «cucitura, sutura»]. – Secondo elemento di parole composte del linguaggio medico, formate modernamente (sul modello del gr. γαστρορραϕία e sim.), che significa «saldatura, [...] sutura». Quando il primo elemento compositivo termina con vocale, ha il raddoppiamento della r iniziale: broncorrafia, colporrafia, frenorrafia, omentorrafia, ecc. ...
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incheccare
v. intr. [voce di origine onomatopeica] (io inchécco, tu inchécchi, ecc.; aus. avere), tosc. – Impuntarsi o comunque esitare nella pronuncia della prima sillaba di parole che cominciano con [...] vocale o con particolare consonante (spec. g e c velari). ...
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contrazione
contrazióne s. f. [dal lat. contractio -onis, der. di contrahĕre «contrarre»]. – 1. Il contrarsi, l’esser contratto, con riferimento a corpo o materia che ha facoltà di restringersi, di raggrinzarsi. [...] che si ha nella direzione della sollecitazione. 2. In linguistica, fusione di due vocali in una, la quale, nelle lingue che distinguono la quantità, risulta lunga. La vocale risultante può avere la colorazione di una delle sue componenti, o essere ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...