vocalese
vocalése s. m. [dall’angloamer. vocalese ‹vëukëlìi∫〉, der. dell’agg. vocal «vocale, della voce»]. – Elaborato stile di canto jazz, in cui i cantanti adattano parole, versi, a melodie e in partic. [...] ad assoli strumentali, improvvisati, di grandi jazzisti del passato; insieme allo scat (v.), è fra i procedimenti vocali più in uso nel jazz. ...
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sub-
[dal lat. sub, sub- «sotto»]. – Prefisso latino presente anche in molte voci italiane, nelle quali conserva il sign. fondamentale di «sotto» o assume valore attenuativo. Come prefisso di voci verbali, [...] sub- si trova in verbi derivati dal latino per via dotta, e in pochi altri, normalmente davanti a vocale (subentrare, subodorare, ecc.), raramente davanti a consonante (sublocare, subsannare), dove più spesso ha subìto l’assimilazione (succedere ...
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vocalicovocàlico agg. [der. di vocale2] (pl. m. -ci). – Di vocale, che ha una o più caratteristiche o tutte le caratteristiche delle vocali: nella lingua italiana i segni v. sono cinque mentre i suoni [...] v. sono sette (a é è i ó ò u); la «r» del nome cèco Brno è v.; il sistema v. di una lingua, di un dialetto. Per l’alternanza v., v. alternanza e apofonia ...
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vocalitavocalità s. f. [der. di vocale1]. – 1. Carattere vocale di una musica. 2. a. La qualità del canto, come modo di trattare la voce umana, nella composizione e nell’esercizio musicale. b. Il complesso [...] delle caratteristiche di un cantante o di una cantante: la v. tecnica di un tenore, la v. stilistica o espressiva di un grande soprano ...
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mirto
s. m. [lat. scient. Myrtus, nome di genere, dal lat. class. myrtus, gr. μύρτος]. – 1. Genere di piante mirtacee comprendente un centinaio di specie originarie delle regioni calde del Vecchio e [...] e dei poeti, soprattutto amorosi; nel linguaggio poet. è rimasto simbolo della gloria poetica e della poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, Che, tolosano, a sé mi trasse Roma, Dove mertai le tempie ornar di mirto (Dante); talora anche dell’amore ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] inoltre una v. di petto e una v. di testa a seconda che essa risuoni nella cavità inferiore o superiore dell’apparato vocale. Le voci infantili, quelle falsettiste e anche le femminili sono dette v. bianche; i cori possono essere a v. pari (soli ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] ad a, o, u (capo, amico, cupo), davanti a consonante (credere, clava) e in fine di parola (tic, patatrac), da ch davanti alle vocali e, i (poche, pochi). Gli altri valori di c sono diversi da lingua a lingua. L’italiano ha accanto al c duro un c ...
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vocoder
vocòder s. m. [dall’ingl. vo(ice) coder «codificatore di suoni vocali»]. – Nelle telecomunicazioni, sistema per aumentare la capacità di trasmissione di un canale, basato sull’analisi e sulla [...] codificazione dei suoni fondamentali del linguaggio (fonemi): costituito essenzialmente da un analizzatore che estrae dal segnale vocale i parametri caratteristici, li codifica e li invia al canale di trasmissione, e da un sintetizzatore, situato al ...
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procheilo
prochèilo agg. [dal gr. πρόχειλος «con le labbra in avanti», comp. di προ- «avanti» e χεῖλος «labbro»]. – In fonetica, di articolazione (vocale, consonante, ecc.) realizzata con arrotondamento [...] e prolungamento delle labbra simultanei (per es., in ital. sono procheile le vocali u, o stretto, o aperto). ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...