quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] la qual cosa; qual si voglia; ogni qual volta; in certo qual (non quale) modo; e, in tono scherzoso, qual sia davanti a vocale, e in questo caso, poiché si tratta di un troncamento e non di un’elisione, è raccomandata dai grammatici la grafia senza ...
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inserire
v. tr. [dal lat. inserĕre, comp. di in-1 e serĕre «intrecciare, collegare»] (io inserisco, tu inserisci, ecc.). – 1. Riferito a cose materiali, introdurre, infilare, adattare un oggetto nella [...] nella prosa; i. nuovi brani nella seconda edizione di un’antologia; i. una clausola nel contratto; i. una vocale in un gruppo consonantico di difficile pronuncia; nel programma del concerto sarà inserita anche una composizione di autore contemporaneo ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] e nelle sue applicazioni, q. di un suono, il suo timbro, secondo la maggiore o minore purezza. In fonetica, q. di una vocale, il suo timbro, in relazione al punto o alla zona della cavità orale in cui viene articolata (v. timbro). f. In filosofia ...
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r-
– Prefisso verbale, con valore iterativo o intensivo: rallegrare, riniziare, rassettare; rappresenta la riduzione, davanti a vocale, di re- o ri-. Si trova più spesso fuso con i pref. a(d)- o in-, [...] fusione che dà luogo ai nuovi prefissi ra- e rin- ...
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oh
òh ‹ò› interiez. – Esprime varî sentimenti (dolore, sdegno, noia, meraviglia, piacere, desiderio, ecc.), a seconda del modo in cui è pronunciata: oh, quanto mi dispiace!; oh, che sbadato!; oh, ma [...] ripetuta, come ammonizione più o meno scherz.: oh oh!, non farai sul serio, spero! Sfumature diverse possono essere manifestate con la pronuncia strascicata o con particolari intonazioni di voce, o anche con la pronuncia chiusa ‹ó› della vocale. ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] La z italiana normale, tanto sorda quanto sonora, non appare mai, se non in pronunce regionali, nel grado tenue: in mezzo a due vocali è sempre di grado rafforzato (es. la zazzera 〈la zzàzzera〉, la zizzola 〈la ʒʒìʒʒola〉), in ogni altra posizione è di ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] durante i quali il solista tace; nelle composizioni corali, il tutti dell’intero coro si contrappone ai soli del quartetto vocale. d. Al sing. masch. con funzione di pron. neutro, ogni cosa; spesso con valore indeterminato: fatto questo è fatto tutto ...
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tenue
tènue agg. [dal lat. tenuis, che ha la stessa radice di tendĕre «tendere»]. – 1. Sottile, di limitato spessore: un calice retto da un t. stelo; un t. velo; un t. strato di vernice. Più frequente [...] molle (v. anche grado1, n. 3 f): sono tali le consonanti iniziali di sillaba precedute (nella stessa frase fonetica) da vocale (es. r di caro, di la riva) e si contrappongono anche fonologicamente alle consonanti di grado rafforzato (es. rr di carro ...
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-oide
-òide [dal gr. -οειδής, dove -o- è la vocale tematica della parola precedente e -ειδής l’elemento compositivo che significa «simile a», affine a εἶδος «aspetto»; lat. -oīdes]. – 1. Suffisso di [...] numerose parole composte derivate dal greco (come adenoide, antropoide, romboide, da ἀδηνοειδής, propr. «che ha forma di ghiandola», ἀνϑρωποειδής «simile a uomo», ῥομβοειδής «che ha forma di rombo o losanga»), ...
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ribattuta
s. f. [der. di ribattere]. – 1. a. L’operazione e l’atto di ribattere, o anche ciascun movimento che si fa nel ribattere: dare una buona r. ai tappeti; con due o tre r. schiacciò la punta del [...] giocatori avversarî; nel tennis, il colpo eseguito dal giocatore designato a rispondere al servizio. 2. In musica, ornamento vocale impiegato dai cantanti italiani soprattutto nei sec. 17° e 18°, consistente nell’alternanza di due note adiacenti, con ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...