pausa
pàuṡa s. f. [dal lat. pausa, connesso col gr. παῦσις «cessazione» o formato sull’imperat. aoristo παῦσαι «férmati» di παύω «cessare, far cessare»]. – 1. In genere, arresto, sosta, fermata: il bastardo [...] della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e sequenza di fonemi: consonante, vocale in p., quella seguita da cessazione dell’attività fonatoria. b. In musica, cessazione temporanea del suono, che può ...
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-ne
– Sillaba paragogica, o epitetica, che, nella lingua ant. e ancor oggi nell’uso pop. di alcune regioni centr. e merid. (Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, e, nella forma -ni, in Calabria e [...] Sicilia), viene aggiunta in fine a parole terminanti con vocale accentata così da renderle parossitone; per es., mene, tene, sene, per me, te, sé; none, sine, cosìne per no, sì, così; piùne per più. In testi poetici si trova soprattutto in fine di ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] ti pigli un accidente), o imperative e concessive (che passi; che venga pure). ◆ Nella scrittura può subire o no l’elisione davanti a vocale (sono certo ch’è stato lui), ma nella pronuncia l’elisione si fa molto spesso, spec. davanti a un’altra e. ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] un minimo che, ogni minimo che, la più piccola cosa, un nonnulla (si spaventa per un minimo che). Per i pronomi composti alcun che, che che, che che sia, v. alcunché, checché, checchessia. ◆ Davanti a vocale, spec. davanti a e, può subire l’elisione. ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] Nell’uso ant. si posponeva anche a verbi di modo finito: andòssene, ecc. Unendosi a forme verbali terminanti con vocale tonica (tronche o monosillabe che siano), subisce il rafforzamento sintattico: andonne, vanne. Quando forma gruppo con altri pron ...
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melisma
(meno com. melismo) s. m. [dal gr. μέλισμα -ατος «canto, melodia», der. di μελίζω «cantare, modulare»] (pl. -i). – Nel canto liturgico monodico occidentale, e in partic. nel canto gregoriano, [...] fioritura melodica che utilizza più note su un’unica vocale del testo. ...
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virtuosismo
s. m. [der. di virtuoso (nel sign. 2 b)]. – Il fatto e la qualità di possedere, e di dimostrare, una grande abilità tecnica, soprattutto in musica e in altre attività artistiche: v. esecutivo, [...] strumentale, vocale; il v. di un direttore d’orchestra, di un gruppo orchestrale, di un solista, di un cantante; il v. del pittore nell’eseguire nature morte, o i particolari dei tessuti; il v. del pennello di Caravaggio; o anche in attività sportive ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] da camera, o anche operistica o strumentale, con un carattere generale comune di un andamento cantabile melodioso e patetico: le r. (vocali) di Gounod, una r. di Tosti; le r. per oboe e pianoforte di Schumann; una r. di Beethoven; le «Romanze senza ...
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virtuoso
virtüóso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo virtuosus, der. di virtus: v. virtù]. – 1. agg. a. Che ha virtù, cioè disposizione morale a fare il bene: persona v.; uomo v.; donna v.; gente v.; [...] di usare con assoluta padronanza i mezzi tecnici connessi con l’esercizio di un’arte; si dice soprattutto in musica, di esecutore vocale o strumentale: variazioni da v.; un v. del violino; e nello sport, di atleti: un v. del calcio, del tennis. Con ...
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turbato
agg. [part. pass. di turbare]. – 1. a. Agitato, sconvolto: par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave (T. Tasso); intorbidato: fingendo nova esca Al pubblico guadagno, [...] turbatissimo disse al Fortarrigo una grandissima villania (Boccaccio). 2. In fonetica, vocale t. (o mista o centrale), fonema vocalico che presenta combinati caratteri proprî di vocali diverse: per es., la ü, che richiede la posizione della lingua ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...