quantitativo
agg. e s. m. [der. di quantità]. – 1. agg. Di quantità, che concerne la quantità (spesso contrapp. a qualitativo): aspetti, caratteri, dati, valori q.; avere una netta superiorità o inferiorità [...] la durata dell’articolazione di un fonema o di un gruppo di fonemi: differenza, opposizione, distinzione q., fra vocale lunga e vocale breve, fra sillabe brevi e sillabe lunghe; apofonia q., v. apofonia. Metrica o poesia q., basata sulla distinzione ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; [...] di Bizet); t. drammatico, che canta agevolmente nella parte più grave dell’estensione con notevoli doti di vigore e robustezza vocale, potendo scendere fino al si1 (come Manrico nel Trovatore di Verdi o Calaf in Turandot di Puccini). c. Per analogia ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce [...] . c. Timbro di un suono, soprattutto di strumenti musicali. In fonetica, sinon. di colorito, cioè qualità o timbro di una vocale. 8. In astronomia, indice di colore, differenza tra la grandezza fotografica di una stella e quella visuale (v. grandezza ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: [...] o di suonatori, riuniti stabilmente o temporaneamente per l’esecuzione di brani musicali d’insieme: c. orchestrale; un c. vocale-strumentale; un c. jazzistico, di musica leggera; Louis Armstrong e il suo complesso. b. Forma di coalizione in cui ...
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alfabeto
1. MAPPA L’ALFABETO è un insieme di segni, ciascuno dei quali generalmente indica il suono di una consonante o di una vocale di una lingua o di un gruppo di lingue (quando invece un segno è [...] simbolo di una cosa, di un’idea o di una sillaba, si parla di scrittura ideografica o sillabica); questi segni costituiscono di solito un sistema organico, all’interno del quale le singole lettere, quando ...
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acuto
1. È ACUTO ciò che termina in una punta sottile, cioè ciò che è appuntito, aguzzo (una spada acuta); l’esempio più noto è quello dell’angolo, che si chiama acuto quando è minore di un angolo retto, [...] acuto anche un suono che ha frequenza elevata, una nota alta. 4. È acuto anche l’accento che in italiano marca una vocale chiusa (´), come la e finale di perché nella pronuncia normale e corretta. 5. In medicina, si definisce acuta una malattia che ...
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genere
1. MAPPA Il GENERE è un insieme, un raggruppamento ideale di cose o persone che hanno caratteristiche simili (è un g. di vita che non mi piace; non amo questo g. di scherzi; un g. di animali [...] suddivise le opere letterarie, artistiche e musicali (g. comico, drammatico, epico, narrativo; g. figurativo, astratto; g. strumentale, vocale, sacro, profano). 3. In grammatica, il genere è la categoria dei nomi, dei pronomi, degli aggettivi e degli ...
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melodia
1. In senso stretto, una MELODIA è una successione di suoni caratterizzata da un ritmo e regolata da particolari leggi, così da acquisire un senso musicale compiuto (m. vocale, strumentale). [...] 2. MAPPA Nell’uso comune, con melodia si intende invece una gradevole successione di suoni che crea la struttura di un brano musicale e ne rappresenta il tema fondamentale (una m. facile, orecchiabile; ...
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telecomunicazione
1. MAPPA TELECOMUNICAZIONE è una parola generica che indica qualsiasi procedimento grazie al quale sia possibile trasmettere a distanza informazioni, cioè testi scritti, immagini fisse [...] di informazioni trasmesse, nell’ambito delle telecomunicazioni si distinguono varie tecnologie; la telefonia consente la comunicazione vocale, mentre la videotelefonia permette la trasmissione e ricezione di voce e immagini insieme; la telegrafia ...
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cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media [...] il cörsivœ (spiegarlo per iscritto non è facile), ma se non fosse chiaro: è un modo di parlare che prevede di tenere le vocali strette ma un po’ trascinate, con un timbro di voce lievemente acuto che in qualche modo prende in giro i milanesi più snob ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...