vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta [...] v. spirto ... (Dante, introducendo a parlare il poeta latino Stazio); Are così a Bellona, Un tempo invitta amazzone, Diè il vocale Elicona (Foscolo), cioè la poesia, simboleggiata nell’Elicona, monte sacro alle Muse; il forte immaginar ti leva E l ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, [...] consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’ di essere, di norma, il centro della sillaba): la tradizionale distinzione tra vocali e consonanti; le sette v. dell’italiano nazionale (a, é, ...
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vocale
s. m. Registrazione vocale, eseguita e trasmessa tramite servizi di messaggeria istantanea, che è riproducibile e archiviabile nel dispositivo ricevente; messaggio vocale. ♦ È sempre lui che, [...] 2018, Società) • Molti di voi ascoltando la canzone del gruppo indie The Giornalisti si saranno chiesti come si fa a mandare un vocale su WhatsApp di dieci minuti. Come fai a stare per così tanto tempo con il dito premuto sull’icona del microfono per ...
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messaggio vocale
loc. s.le m. Registrazione vocale eseguita, riprodotta, diffusa tramite servizi di messaggeria vocale; in particolare, nella telefonia mobile, registrazione vocale che viene eseguita [...] di 20 watt, funziona a batterie e viene prodotto in Cina. In più il megafono può registrare un breve messaggio vocale che può essere riprodotto. (Rinaldo Frignani, Corriere della sera, 7 agosto 2005, p. 4, Cronaca di Roma) • [tit.] Voice Messenger ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] asillabica (come in lauro, neurasse). La possibilità in astratto che u sia semiconsonante si ha solo quando è insieme atona e seguita da vocale; anche in tale posizione, però, si danno alcuni casi in cui u può avere l’uno o l’altro valore secondo le ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] dei casi e ha il vantaggio d’un molto più facile apprendimento: si scrive -cie -gie quando il c o il g è preceduto da vocale (es. socie, regie, secondo l’etimologia; camicie, ciliegie, contro), -ce -ge quando il c o il g è doppio o preceduto da altra ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] eccezioni del dittongo uò (es. buono) e dei nessi con q o g velare (es. quando, guanto). Nel gruppo i + vocale tonica la dieresi si ha solo: 1) se anche la vocale tonica è un’i (es. echiina 〈eki-ìna〉); 2) se la i è preceduta da qu o da uno dei gruppi ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] prende il nome di sinalefe.
Grammatica. – Nell’italiano parlato e scritto, l’elisione è normale negli art. lo, la, una davanti a vocale, e nelle prep. articolate composte con lo, la (dell’anno, nell’ora, ecc.); è solo ant. o letter. nell’art. le e ...
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troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta [...] davanti a nome di persona: suor Adele, suor Virginia, e l’avv. ora coi composti allora, ancora, finora, ognora, sinora, talora); 3) che la vocale finale sia preceduta da l, ll, n, nn, r, o anche (ma è raro) da rr o da m (in espressioni come tor via ...
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sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] es., te-cni-co accanto a tec-ni-co, se-gmen-to accanto a seg-men-to); 2) che non si possa andare a capo con una vocale, è soltanto una regola di prudenza, la quale viene meno quando si abbia uno iato costante (per es., in ma-estro, pa-ura, sci-are ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’articolazione...
vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto il passo deriva da Giovenale Sat. VII...