modo /'mɔdo/ [lat. mŏdus "misura", e quindi anche "norma, regola"]. - ■ s. m. 1. [forma particolare di essere, di presentarsi, di operare e sim.: m. di camminare] ≈ maniera, modalità. ● Espressioni: modo [...] o per sforzarsi di precisare qualcosa che rimane indefinito: quel che dici è in qualche m. falso] ≈ da un certo punto di vista, in un certo senso, per certi aspetti. 2. [cercando di arrangiarsi come possibile: in qualche m. ce la faremo] ≈ in una ...
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sottrarre [lat. subtrahĕre "trarre di sotto"] (coniug. come trarre). - ■ v. tr. 1. a. [portare via, con la prep. a del secondo arg.: s. una scena agli occhi dei curiosi; s. qualcuno alla morte, alla distruzione] [...] ≈ levare, togliere, [da sguardi, vista e sim.] celare, [da sguardi, vista e sim.] nascondere. b. [appropriarsi indebitamente di quanto appartiene ad altri, con la prep. a del secondo arg.: ha sottratto a mio padre più di ventimila euro] ≈ (fam.) ...
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corto /'korto/ (ant. region. curto) [lat. cŭrtus]. -■ agg. 1. a. [di poca lunghezza o meno lungo del normale: fiori a gambo c.; maniche c.] ≈ breve, [di caffè] ristretto. ↔ lungo. b. [di statura, meno [...] grande. ↓ sufficiente. 5. (fig.) [di persona, che è scarsamente dotato di qualcosa (intelligenza, vista e sim.), con la prep. di: c. di vista; c. di cervello] ≈ difettoso, esiguo, imperfetto, limitato, scarso. ↔ pieno, ricco. ● Espressioni: essere a ...
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sozzeria /sots:e'ria/ (roman. zozzeria /tsots:e'ria/) s. f. [der. di sozzo (o zozzo)]. - 1. [condizione di un ambiente sozzo: in quella casa regna una s. incredibile] ≈ (non com.) laidume, lordura, luridume, [...] dire sozzerie in mia presenza!] ≈ indecenza, oscenità, parolaccia, porcheria, sconcezza, sozzura. c. [situazione ripugnante dal punto di vista morale: è una s. che non tutti paghino le tasse] ≈ indecenza, infamia, scandalo, (fam.) schifezza, schifo ...
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sozzura /so'ts:ura/ s. f. [der. di sozzo]. - 1. [condizione di un ambiente sozzo] ≈ e ↔ [→ SOZZERIA (1)]. 2. (estens.) [insieme di cose sporche] ≈ e ↔ [→ SOZZERIA (2)]. 3. (fig.) a. [espressione oscena] [...] ≈ [→ SOZZERIA (3. b)]. b. [situazione ripugnante dal punto di vista morale] ≈ [→ SOZZERIA (3. c)]. c. [atto ripugnante dal punto di vista morale: hanno fatto molte s.] ≈ (lett.) laidezza, (lett.) nefandezza, (fam.) porcheria, sordidezza, sozzeria, ...
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nascosto /na'skosto/ agg. [part. pass. di nascondere]. - 1. a. [sottratto alla vista] ≈ celato, occultato. ↑ occulto. ‖ introvabile, invisibile. ↔ in vista, manifesto, visibile. b. (estens.) [reso poco [...] visibile da ostacoli o ripari: un paesino n. tra i monti] ≈ chiuso, coperto, riparato. ‖ appartato, isolato, (lett.) remoto, solitario. ↔ aperto, scoperto. 2. (fig.) a. [non reso manifesto: virtù n.; avrà ...
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spettacolo /spe't:akolo/ s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare "guardare"]. - 1. [qualsiasi esibizione artistica che si svolga davanti a un pubblico di spettatori: s. di varietà, di balletti] ≈ [...] esibizione, rappresentazione. ⇓ concerto, dramma, musical, opera, varietà. 2. (estens.) a. [vista insolitamente bella: ammirare lo s. della natura] ≈ bellezza, incanto, meraviglia, splendore. b. [situazione che colpisce l'osservatore: uno s. ...
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avviso /a'v:izo/ s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m'est à vis, lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur "mi sembra"]. - 1. a. [insieme di parole con cui si consiglia o si esorta qualcuno [...] . ● Espressioni: essere dell'avviso (o d'avviso) → □. ▲ Locuz. prep.: a mio avviso ≈ a mio parere (o giudizio), dal mio punto di vista, secondo me. □ essere dell'avviso (o d'avviso) [avere una certa idea su qualcosa, seguito da di e l'inf. o da prop ...
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strada s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sost. di stratus, part. pass. di sternĕre "stendere, selciare"; propr. "(via) massicciata"]. - 1. (edil.) [striscia di terreno, più o meno lunga e [...] . ⇓ corso, sentiero, viale, vicolo. ● Espressioni: fig., donna di strada → □; fig., essere fuori strada [non aver capito o non aver visto la soluzione o la spiegazione giusta: se pensi che io parli per gelosia sei proprio fuori s.] ≈ ingannarsi, (fam ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...