levatura
s. f. [der. di levare]. – 1. ant. L’azione di levare, di togliere: l. delle macchie da un panno; essere di poca, di piccola l., avere poca l., aver bisogno di piccola l., richiedere poca fatica [...] incitamenti, che cede o si persuade facilmente: la donna, che loica non sapeva e di piccola l. aveva bisogno, o credette o fece vista di credere (Boccaccio); e anche di chi è facile ad adirarsi, ad andare in bestia: le donne hanno poca l. per l ...
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sbalordire
v. tr. e intr. [der. di balordo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbalordisco, tu sbalordisci, ecc.). – 1. tr. a. non com. Far perdere i sensi, tramortire con un colpo, con una percossa: s. [...] colpo il farò s. (Pulci); per il pugno ricevuto sbalordì. b. estens. Turbarsi, provare grande meraviglia: a quella vista sbalordimmo. c. Come intr. pron., rimanere fortemente impressionato, stupito, confuso: al giorno d’oggi non ci si sbalordisce ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] Avv. esplicitaménte, in modo chiaro e preciso, senza sottintesi o ambagi: dire, manifestare esplicitamente il proprio punto di vista; dichiarare esplicitamente il proprio dissenso; il sindacato aveva condannato esplicitamente la politica governativa. ...
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scrivente
scrivènte s. m. e f. [part. pres. di scrivere]. – Chi scrive: si piantaron ritti davanti al tavolino, in maniera d’impedire allo s. la vista dell’uscio (Manzoni); anche per indicare, per es. [...] in linguistica, il soggetto di una comunicazione scritta, in contrapp. al parlante, soggetto di una comunicazione verbale. Più com. nell’uso burocr. e amministrativo, in formule usuali nella stesura di ...
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polemico
polèmico agg. [dal gr. πολεμικός «bellicoso, guerresco», der. di πόλεμος «combattimento, guerra»] (pl. m. -ci). – 1. Detto di persona, generalm. d’indole battagliera e combattiva, che tende [...] , soprattutto su un piano concettuale, contro ciò che contrasta con i suoi interessi o con il suo punto di vista, e sa sostenere validamente e con vivacità, talora aggressiva, le proprie ragioni: scrittore, saggista, articolista p.; e quindi: avere ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille [...] preferenze, delle tendenze, degli orientamenti, dei miti, ecc., proprio della cultura di un’età o di un periodo (dal punto di vista di chi «gode», cioè fruisce, delle opere d’arte), oppure le tendenze di una scuola artistica o letteraria, o anche d ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] ; m. di traduzione dal latino. e. fig. Persona o cosa scelta come esempio da seguire e da imitare, spec. dal punto di vista intellettuale o morale: Stazio dichiara di avere avuto come m. l’Eneide di Virgilio; Petrarca è stato per lungo tempo il m ...
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carino
agg. [dim. di caro1], fam. – 1. Gradevole alla vista, grazioso: una ragazza c.; anche iron.: quanto sei c. quando fai le bizze! 2. Piacevole, divertente: una storiella c.; ne ho sentita una proprio [...] carina. 3. fig. Gentile, delicato, garbato: una persona c.; un gesto carino ...
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negligentare
neġligentare v. tr. [der. di negligente], ant. – Trascurare: bisogna nell’agricoltura tentare sempre, e non n. giammai veruna vista [cioè nessun esperimento diretto] (P. Verri). ...
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over
‹óuvë› avv. e s. ingl. [propr. «sopra» e, come sost., «il sopra»; nel sign. 1, abbrev. di over-arm, propr. «braccio sopra»], usato in ital. come s. m. – 1. Di solito con pronuncia italianizzata [...] ‹òver〉, tipo di nuotata importata intorno al 1850 da alcuni ufficiali inglesi che l’avevano vista praticare in India, e usata nelle grandi gare sino al 1920 circa: il nuotatore, disteso sul fianco, fa uso di un braccio come di una pagaia e allunga l’ ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...