mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] si riferisce a un solo momento, ma vale anche nel passato o nel futuro: Nulla speranza li conforta mai (Dante); non ho mai visto una cosa simile; non sarà mai (non sarà mai vero, non sarà mai detto) che ...; senza possisibilità di riunirsi mai più ...
Leggi Tutto
impressione
impressióne s. f. [dal lat. impressio -onis, der. di imprimĕre «imprimere», part. pass. impressus]. – 1. a. Atto ed effetto dell’imprimere, di lasciare cioè una traccia, un’impronta in un [...] ti sbagli. d. Turbamento dell’animo, sentimento di apprensione, di timore, o comunque doloroso, provocato da fatti, notizie, vista di cose che colpiscono improvvisamente e fortemente: la sciagura ha destato grande i. nella cittadinanza; la sua faccia ...
Leggi Tutto
maialata
s. f. [der. di maiale], volg. – Azione, comportamento sconveniente dal punto di vista morale: fare una m.; abbandonarci così è stata proprio una m.; anche, frase, parola, espressione sconcia, [...] oscena: dire delle m.; taci, con le tue maialate ...
Leggi Tutto
babbione
babbióne agg. e s. m. (f. -a) [affine a babbeo], region. – Babbeo, scioccone: né per questo ha la vista, Come molti babbion, punto ingrossata (Lasca); anche di animali: la bertuccia e il pappagal [...] babbione (Carducci) ...
Leggi Tutto
tasca
s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli [...] fare nulla); si sedette al suo posto, trasse di t. un fazzoletto candido e si pulì con cura gli occhiali da vista, sorridendo (Antonio Tabucchi); non avere un soldo, una lira in tasca (anche in senso iperb. e fig., essere squattrinato, non avere ...
Leggi Tutto
melenso
melènso (ant. milènso) agg. [etimo incerto]. – 1. Di persona, che mostra inerzia dal punto di vista intellettivo, che è tarda nell’intendere e nell’agire, che alla scarsa intelligenza unisce [...] lentezza di movimenti e goffaggine d’aspetto: un servo m.; il vero furbo ... doveva fare in modo di apparire m. (Svevo). Spesso sostantivato: è proprio un m.; non vorrei che tu credessi che io fossi stata ...
Leggi Tutto
critico1
crìtico1 agg. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός «atto a giudicare, decisivo» e come s. m. «giudice, critico», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la facoltà [...] che provoca l’instabilità elastica in una struttura snella. ◆ Avv. criticaménte, con metodo critico, da un punto di vista critico: leggere, commentare criticamente un autore; giudicare criticamente la situazione; osservare criticamente ogni cosa. ...
Leggi Tutto
vago1
vago1 agg. [dal lat. vagus «vagante, instabile; indeterminato»] (pl. m. -ghi). – 1. letter. o poet. Che vaga, che si muove, perché mobile o instabile: v. aurette; v. zefiro; tre fiate in van cinta [...] ? (Sacchetti); Tre vaghissime donne a cui le trecce Infiora di felici itale rose Giovinezza (Foscolo); l’amica sua ... fremer fu vista Tutta improvviso, ed agitar repente Le v. membra (Parini); Volta la ninfa al suon delle parole, Lampeggiò d’un sì ...
Leggi Tutto
mercantile
agg. [der. di mercante]. – 1. a. In genere, che ha attinenza col commercio o serve al commercio (sinon. del più com. commerciale): attività m.; codice m., il codice di commercio; diritto m., [...] anche un tipo di porta in legno con i pannelli formati da tavolette, o doghe, disposte parallelamente e con le giunzioni in vista, usata soprattutto nelle costruzioni industriali e rurali. ◆ Avv. mercantilménte, non com., al modo dei mercanti. ...
Leggi Tutto
spaziare
v. intr. e tr. [dal lat. spatiari «passeggiare, distendersi», der. di spatium «spazio»] (io spàzio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. non com. Muoversi, estendersi liberamente e ampiamente per [...] (I. Calvino). Più com. in senso estens. e fig., con riferimento al campo visuale o alle facoltà intellettuali: da qui la vista spazia per prospetti più o meno estesi (Manzoni); l’occhio spaziava sopra una moltitudine di tetti e di tettucci (De Marchi ...
Leggi Tutto
Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...