nulliparita
nulliparità s. f. [der. di nullipara]. – La condizione della donna che non ha mai partorito, soprattutto in quanto sia presa in considerazione dal punto di vista ostetrico o medico-legale. [...] Meno usato con riferimento generico a femmina d’animale nullipara ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] fenomeno, spec. politico; presa di posizione, il fatto di prendere posizione, di definire cioè chiaramente il proprio punto di vista, il proprio atteggiamento su una determinata questione, in una controversia e sim. (si attende una p. di posizione da ...
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annebbiamento
annebbiaménto s. m. [der. di annebbiare]. – L’annebbiarsi, l’essere annebbiato; nebbia diffusa: il bollettino meteorologico prevede estesi a. in Val Padana; in senso fig.: a. della vista, [...] dell’intelletto ...
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veracita
veracità s. f. [der. di verace]. – La qualità di persona che dice il vero o di cosa che corrisponde a verità (non ha quindi la larghezza di accezioni che ha l’agg. verace): v. di un testimone, [...] di una dichiarazione. Anche da un punto di vista filosofico, la veracità si distingue dalla verità, in quanto quest’ultima è (o è anche) la qualità oggettiva di ciò che è vero, mentre la veracità è la dote di chi dice il vero, o è abituato a dirlo; ...
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sparire
v. intr. [der. di apparire, con mutamento di prefisso] (io sparisco, tu sparisci, ecc.; pres. cong. sparisca, ... spariamo, ecc.; per il resto coniug. come apparire; aus. essere). – 1. a. Sottrarsi [...] d’un tratto o velocemente alla vista: una luce appariva e spariva; la luna sparì dietro le nuvole; il ladro si diede alla fuga e sparì tra la folla; l’animale si spaventò e sparì nel bosco; sentivo tanta vergogna che avrei voluto sparire. Fam., ...
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cappuccina1
cappuccina1 s. f. [der. di cappuccio1; nei sign. 3 e segg., der. di cappuccio2]. – 1. Insalata (Lactuca sativa var. capitata), a piede tondeggiante, compatto, con foglie larghe. 2. Erba annua [...] disposti ad angolo acuto, caratteristica soprattutto dell’età imperiale romana: tombe alla cappuccina. 5. Paramento alla c.: muratura con i mattoni in vista, posti di piatto, in modo che mostrino alternativamente il lato lungo e quello corto. ...
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accettanza
s. f. [der. di accettare, sull’esempio dell’ingl. acceptance]. – Nella fisica sperimentale, il sottoinsieme degli eventi possibili che cadono nel campo di vista di un osservatore; in partic., [...] in un esperimento di conteggio, la probabilità che gli eventi che devono essere contati siano osservabili nel rivelatore e quindi conteggiati e accettati; dipende, in genere, dalla configurazione geometrica ...
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dacriologia
s. f. In medicina, settore che studia il fenomeno della lacrimazione nell’essere umano. ◆ Le lacrime sono controverse anche dal punto di vista fisiologico. Solo da pochi decenni sono studiate [...] adeguatamente da una speciale disciplina, la dacriologia (da dàkryon, che in greco significa appunto lacrima). (Claudio Altarocca, Stampa, 13 marzo 2002, p. 21, Società e Cultura) • Con il progredire dell’età ...
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presbiopia
presbiopìa s. f. [comp. di presbi(te) e -opia, sul modello di miopia]. – In medicina, difetto della vista, frequente nell’età matura o senile, consistente in una diminuzione del potere di [...] accomodazione (cioè della facoltà che possiede il cristallino di modificare, mediante variazione della curvatura delle sue superfici, il suo potere rifrattivo) con conseguente impossibilità della visione ...
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presbite1
prèsbite1 agg. e s. m. e f. [dal gr. πρεσβύτης «vecchio», per il fatto che la presbiopia è una condizione tipica dell’età avanzata]. – Di occhio affetto da presbiopia; più com., di persona [...] eventi vicini, o ha scarsa memoria di fatti recenti: l’occhio della scienza, miope e p. nel medesimo tempo, non poteva andare al di là del microscopio e del telescopio (Oriani); la memoria dei vecchi è p. quanto la loro vista (Bigiaretti). ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...