diottria
diottrìa s. f. [tratto da diottrico]. – In ottica, unità di misura della convergenza di una lente (o più in generale di un sistema ottico), corrispondente a una lente che abbia distanza focale [...] di un centimetro a un metro di distanza da esso. In oculistica, unità di misura della capacità visiva (più precisamente, l’entità di un difetto visivo viene espressa dallo stesso numero di diottrie che deve avere la lente adatta a correggerlo): avere ...
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cinetico
cinètico agg. [dal gr. κινητικός, der. di κινέω «muovere»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il movimento. In biologia, nucleo c., lo stesso che cinetonucleo e sinon. di blefaroplasto. In meccanica, [...] oggetti in movimento (oggetti semoventi, o messi in moto da meccanismi, oppure dagli spettatori, o in cui l’effetto visivo del movimento è dato dallo spostamento dello spettatore nei riguardi dell’opera); spesso prodotta in multipli, si serve, oltre ...
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audiovisivo
audioviṡivo agg. e s. m. [comp. di audio- e visivo]. – Che permette di vedere e di sentire insieme: la televisione è un’invenzione a.; mezzi a., il cinema, la radio e la televisione considerati [...] nel loro complesso; in didattica, sussidî a., questi stessi mezzi, in quanto adoperati come sussidî nell’insegnamento. Riferito a mezzi e sussidî, spesso sostantivato al plur.: fare uso di audiovisivi; ...
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nistagmo
s. m. [dal gr. νυσταγμός «sonnolenza»]. – In fisiologia e medicina, movimento ritmico, involontario, che si succede a scosse, e può verificarsi in alcuni organi mobili, come il capo (n. cefalico), [...] o può insorgere spontaneamente come fenomeno patologico connesso a lesioni labirintiche e vestibolari, a imperfetta coordinazione o affaticamento dei muscoli estrinseci dell’occhio, a deficit visivo, o a lesioni delle vie centrali dell’oculomozione. ...
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paraocchio
paraòcchio s. m. [comp. di para-1 e occhio]. – In alcuni strumenti ottici, particolare raccordo di gomma o di plastica morbida applicato all’oculare, al fine di facilitare l’appoggio dell’occhio [...] all’oculare stesso e consentire una posizione stabile per la focalizzazione; giova al tempo stesso a eliminare dal campo visivo ogni riflesso laterale indesiderato. ...
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diplopia
diplopìa s. f. [comp. di diplo- e -opia]. – In oculistica, fenomeno visivo per il quale si vedono doppie le immagini, in conseguenza di difetti o lesioni dell’occhio di varia natura. ...
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-opsia
-opsìa [der. del gr. ὄψις «vista», dalla radice ὀπ- «vedere»]. – Secondo elemento di parole composte, formate modernamente nel linguaggio medico, riferite a particolari condizioni della vista [...] o a disturbi visivi (acloropsia, anopsia, cromopsia, eritropsia, ecc.). Col sign. più generico di «veduta, visione», e quindi anche esame visivo, in autopsia, già presente in greco, e in biopsia, che (attrav. il fr. biopsie), è stato prob. modellato ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] con cui talvolta si serve il liquore sambuca: una sambuca con la mosca. f. M. volanti, in patologia, disturbo visivo per lo più poco molesto, detto anche, con termine più tecnico, miodesopsia. g. Mosche di Milano, impiastro ad azione rivulsiva ...
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campimetro
campìmetro s. m. [comp. di campo e -metro]. – In oculistica, apparecchio per la determinazione dell’ampiezza del campo visivo. ...
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visivo
Riccardo Ambrosini
L'aggettivo, attestato una volta nella Vita Nuova, 5 nel Convivio e 2 nella Commedia, si riferisce con specializzazione tecnica a organi e facoltà del senso della vista, ed è pertanto attributo di ‛ spiriti ' (v....
visivo, campo
Spazio illuminato che può essere abbracciato dallo sguardo tenendo fisso in un punto un solo occhio (c. visivo monoculare) o entrambi (c. visivo binoculare). L’ampiezza del c. visivo, che può essere grossolanamente delineata...