zocco
zòcco s. m. [dal ven. zoco (presente con varianti anche in altri dial. settentr.), che ha la stessa origine dell’ital. ciocco] (pl. m. -chi), region. – Ciocco, ceppo. ◆ Il dim. zocchétto è termine [...] rinforzo, quattro agli spigoli d’incontro delle curve laterali delle fasce, e due, più grossi, al centro dell’estremità superiore e inferiore della cassa del violino (qualcuno preferisce chiamare zocchetti questi due, e tasselli i quattro laterali). ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, [...] , per convenzione internazionale, è data dal diapason); fig., dare il la a una conversazione, a una riunione, dare il tono giusto, o l’avvio. Anche, nome della corda o del tasto che negli strumenti dà questa nota: il la del violino, del pianoforte. ...
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portento
portènto s. m. [dal lat. portentum, propr. «presagio, segno celeste», der. di portendĕre «presagire» (v. portendere)]. – 1. Avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle [...] in cui possiede determinate qualità: quel ragazzo è un p., un vero p., a scuola è stato sempre un p.; che portento quel violinista!; e specificando: essere un p. di intelligenza, di cultura, di memoria; v’ho detto ch’era umile, non già che fosse un p ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] i martelletti (il ritorno al suono normale è indicato con la didascalia tre corde). Usi fig.: essere come le c. del violino, assai sensibile; toccare una c., trattare o parlare di un determinato argomento: non fu questa la sola trista c. che si ...
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lamento
laménto s. m. [dal lat. lamentum]. – 1. a. Voce, parola di dolore, spesso mista al pianto: fare, mandare un l.; emettere lamenti, rompere in lamenti, levare alti l.; l. pietoso, straziante. Anche, [...] e l’altre donne Fean lamento sull’Ucciso (Manzoni). Per estens., il l. di un cane, il flebile l. di un violino, ecc. b. Espressione di rammarico, di insoddisfazione o di risentimento; lagnanza, rimostranza: non si sentono che lamenti sul cattivo ...
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cordiera
cordièra s. f. [der. di corda]. – Elemento del violino e di altri strumenti affini, per lo più di ebano e più raramente d’avorio, a cui si agganciano le corde; è collocato sopra la cassa nella [...] parte inferiore dello strumento, dopo il ponticello, ed è fermato, mediante una corda di minugia o un filo metallico, al bottone inserito nella fascia ...
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evanescente
evanescènte agg. [dal lat. evanescens -entis, part. pres. di evanescĕre «dileguarsi, svanire», der. di vanus «vuoto»]. – Che va svanendo, che s’affievolisce, che scompare a poco a poco: un [...] , di colore sfumato, di suono tenue, e sim.: un paesaggio quasi lunare, dai contorni e.; una fanciulla dalla figura e., esile, quasi incorporea; un volto delicato, e. nella sua spiritualità; si sentiva in lontananza l’e. lamento di un violino. ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] una toppa ai calzoni; m. i soprattacchi alle scarpe; mettersi un cerotto; m. il francobollo a una lettera; m. le corde al violino; mettersi gli occhiali, la maschera; m. i ferri, la cavezza, le briglie al cavallo; m. le manette ai polsi; m. le catene ...
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svago
s. m. [der. di svagare (deverbale con suffisso zero)] (pl. -ghi). – 1. Lo svagarsi, come riposo temporaneo, come distrazione dalle normali occupazioni (con questo sign., è usato quasi esclusivam. [...] di svago; queste ore di svago mi hanno fatto bene. 2. Ciò che serve a svagare: il suo s. preferito è la lettura; suonare il violino per me è uno s.; una cittadina priva di svaghi per i giovani; un uomo, almeno, ha lo s. della caccia ... Ma una donna ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] Di brani musicali, eseguirli in prova, come prima lettura o come studio per acquistare scioltezza: p. una nuova canzone, p. sul violino il primo tempo di una sonata; Le amiche provano al piano un fascio di musiche antiche (Gozzano); con riferimento a ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua...
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento segna l’affermazione del violino che diviene lo strumento principale (con le tastiere) della produzione...