stagionatura s. f. [der. di stagionare]. - [lo stagionare o l'essere stagionato e il periodo di tempo in cui un materiale o un prodotto viene stagionato: s. del vino] ≈ invecchiamento, maturazione. ...
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degustare v. tr. [dal lat. degustare, der. di gustus "assaggio, gusto, sapore"]. - [bere o mangiare una piccola quantità di liquidi o cibo, per individuarne il sapore e la qualità: d. il vino; d. una nuova [...] miscela di caffè] ≈ assaporare, (lett.) delibare, gustare. ↓ assaggiare, provare. ‖ centellinare, [riferito a liquidi] sorseggiare ...
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residuo /re'sidwo/ [dal lat. residuus, der. di residēre "rimanere indietro"]. - ■ agg. [che rimane, che avanza: quantità r.] ≈ residuale, restante, rimanente. ‖ eccedente, in eccesso. ■ s. m. 1. a. [ciò [...] di pudore] ≈ avanzo, barlume, fondo, residuato, resto. 2. (estens.) [ciò che di un liquido si posa in fondo a un recipiente] ≈ deposito, fondata, fondiglio, fondo, posa, (non com.) posata, posatura, sedimento, [del vino] feccia, [dell'olio] morchia. ...
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restare [lat. restare, der. di stare, col pref. re-] (io rèsto, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [continuare a stare per un certo tempo in un luogo, con la prep. in: domani resterò in casa tutto [...] disponibili a confronto di altre che siano state sottratte, consumate, ecc.: è restato solo un quarto di vino] ≈ avanzare, (burocr.) residuare, rimanere. ■ v. copul. 1. [conservarsi in uno stato stazionario, espresso dal complemento predicativo: la ...
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nuovo /'nwɔvo/ (lett. o region. novo) [lat. nŏvus]. - ■ agg. 1. a. [che è avvenuto o che è stato fatto da poco: il n. allestimento dell'Aida] ≈ recente, ultimo, [di notizia, annuncio e sim.] fresco. ↔ [...] n. di un luogo, del mestiere] ≈ e ↔ [→ NOVELLINO agg. (2)]. 5. [di prodotti agricoli e sim., prodotto di recente: olio, vino n.] ≈ di stagione, fresco, novellino, novello. ↔ invecchiato, maturo, stagionato. ■ s. m., solo al sing. [ciò che è nuovo o è ...
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retrogusto s. m. [comp. di retro- e gusto]. - [gusto che si avverte dopo avere inghiottito una bevanda o un cibo, diverso da quello inizialmente avvertito: r. amarognolo di un vino] ≈ arrière-goût, (non [...] com.) retrosapore ...
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stimatore /stima'tore/ s. m. [der. di stimare] (f.-trice). - 1. (prof.) [chi è addetto a fare la stima di qualcosa] ≈ estimatore, perito. 2. (non com.) [persona che apprezza qualcuno o qualcosa: essere [...] uno s. del buon vino] ≈ ammiratore, estimatore. ↔ detrattore, spregiatore. ...
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inacerbire [der. di acerbo, col pref. in-¹] (io inacerbisco, tu inacerbisci, ecc.), non com. - ■ v. tr. 1. [rendere più acerbo, doloroso qualcosa: i. un dolore] ≈ acuire, acutizzare, attizzare, inasprire. [...] ≈ esacerbare, esasperare, (non com.) inacidire, inasprire. ↔ addolcire, calmare, placare. ■ inacerbirsi v. intr. pron. 1. [diventare acido: il vino si è inacerbito] ≈ [→ INASPRIRSI v. intr. pron. (1)]. 2. [farsi più acerbo, anche fig.: lo scontro si ...
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inacidire [der. di acido, col pref. in-¹] (io inacidisco, tu inacidisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere acida una sostanza] ≈ acidificare. 2. (fig., non com.) [portare all'esasperazione] ≈ e ↔ [→ INACERBIRE [...] (2)]. ■ v. intr. (aus. essere) e inacidirsi v. intr. pron. 1. [diventare acido: il vino si è inacidito] ≈ [→ INASPRIRSI v. intr. pron. (1)]. 2. [di persona, diventare astioso] ≈ e ↔ [→ INACERBIRSI (2)]. ...
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stordire [prob. der. del lat. turdus "tordo"] (io stordisco, tu stordisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [far svenire: s. una persona con un colpo in testa] ≈ (ant.) sbalordire, tramortire. b. (estens.) [causare [...] la perdita parziale della capacità di agire e di reagire: basta un bicchiere di vino a stordirmi] ≈ confondere, disorientare, frastornare, inebetire, intontire, intronare, istupidire, rintontire, rintronare, stonare, [per lo più di bevanda alcolica] ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...