lessona
lessóna s. m. – Nome di un vino tipico del Piemonte, prodotto, con uve del vitigno nebbiolo, nel territorio dell’omonimo comune in prov. di Biella, attraverso un particolare metodo di vinificazione; [...] ha colore rosso rubino brillante tendente col tempo all’arancione, profumo di viole e di rosa, buona gradazione alcolica (da 11,5° a 13,5°), e si presta all’invecchiamento, che gli conferisce finezza e ...
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tastavino
s. m. [comp. di tastare e vino], invar. – 1. non com. Assaggiatore (o, come femm., assaggiatrice) di vini, sommelier. 2. Adattamento, poco usato, del fr. taste-vin (v.). ...
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nebbiolo
nebbiòlo (o nebiòlo) s. m. [der. di nebbia, perché i suoi acini, rivestiti di spessa pruina, sembrano coperti di nebbia; ma sono state proposte anche altre etimologie, e la stessa connessione [...] Barbaresco, Gattinara, Lessona, Sassella, Grumello. In funzione appositiva (sempre invar.): vitigno n., uve nebbiolo. 2. Nome di un vino ottenuto con uve del vitigno nebbiolo; particolarmente pregiato il N. d’Alba, prodotto con uve della zona d’Alba ...
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smagliare1
smagliare1 v. intr. [prob. del fr. émailler, fr. ant. esmailler «smaltare»] (io smàglio, ecc.; aus. avere), ant. o raro. – Risplendere, brillare, riferito a luce e a colori molto vivi: era [...] un sereno che smagliava (De Amicis); due fiaschi di vino, che smagliava (Lasca). ◆ Part. pres. smagliante, anche come agg. (v. la voce prec.). ...
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taste-vin
〈tast vẽ′〉 (o tâte-vin) s. m., fr. [forme corrispondenti all’ital. tastavino, poco com. con questa accezione], invar. – Piccola tazza d’argento (o di silver plate), rotonda e con il bordo ripiegato [...] a tavola (non è invece adatta per le degustazioni tecniche); si presta a rilevare prontamente le sensazioni organolettiche del vino e gli eventuali difetti relativamente all’odore, al sapore, alla limpidezza e colorazione, ed è perciò strumento ...
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melleo
mèlleo agg. [dal lat. melleus, der. di mel mellis «miele»]. – 1. letter. Di o del miele, che ha la dolcezza del miele: libando bevve il m. vino (Salvini); meno com., che ha l’odore del miele: [...] la fragranza m. dei fiori [di mandorlo] (D’Annunzio). 2. In botanica, che serve a produrre il miele, nella locuz. secrezione m., il nettare dei fiori ...
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pazzo
agg. e s. m. (f. -a) [forse alteraz. del lat. patiens «paziente, che patisce» (v. paziente)]. – 1. agg. e s. m. a. Malato di mente; è, come pazzia, termine generico e non tecnico, e ha come sinon. [...] : che tempo p.!; questa è un’estate veramente pazza. c. non com. Acqua p., brodo troppo lungo, o anche vino o latte annacquato. ◆ Dim. pazzerèllo (o pazzarèllo), da cui pazzerellino e pazzerellóne: v. pazzerello. ◆ Avv. pazzaménte, in modo degno ...
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fenomenale
agg. [der. di fenomeno, sull’esempio del fr. phénoménal]. – 1. non com. Che ha natura, qualità di fenomeno (nel suo sign. filosofico); fenomenico. 2. Che costituisce un fenomeno, quindi eccezionale, [...] straordinario, con valore genericamente superlativo e tono enfatico e iperbolico: è un vino f.; ha fatto un salto f.; ha una memoria f.; anche riferito a persona: è un uomo, una donna, un tecnico, una pianista fenomenale. ◆ Avv., non com., ...
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offrire
v. tr. [lat. *offerīre per il class. offerre, comp. di ob- e ferre «portare»] (io òffro, ecc.; pass. rem. offrìi o offèrsi, offristi, ecc.; part. pass. offèrto). – 1. Presentare o proporre a [...] utile o gradita) perché la prenda o l’accetti; manifestare con parole o con atti tale intenzione: o. un bicchiere di vino, un caffè, un aperitivo; o. una sigaretta; o. da mangiare, da bere; o. ospitalità; mi offrì un passaggio nella sua macchina ...
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offuscare
v. tr. [dal lat. tardo offuscare, der. di fuscus «fosco, nero» col pref. ob-] (io offusco, tu offuschi, ecc.). – 1. Rendere fosco, oscurare, privare della lucentezza o della trasparenza: grosse [...] modo da rendere confusa la visione delle cose (cfr. il più com. annebbiare): il fumo mi offuscava la vista; il vino gli aveva offuscato il cervello; l’ira ... gli occhi della mente avendo di tenebre offuscati, inferventissimo furore accende l’anima ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...