forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] mi è f. riconoscere che hai ragione. 6. Come astratto di forte, e con valore relativo: a. Riferito a bevande, la gradazione alcolica: un vino di poca, di molta f.; il liquore ha perso la sua f.; l’acquavite col passar del tempo acquista forza. b. In ...
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macchia1
màcchia1 s. f. [lat. macŭla]. – 1. Piccola area di colore diverso che interrompe, per lo più guastandolo, il colore uniforme di una superficie: una m. d’unto sulla giacca; una m. d’inchiostro, [...] di umido sulla carta; macchie di vino sulla tovaglia; lavare, togliere le m. ai panni. Con usi e accezioni partic.: a. Nella tecnica pittorica, stesura di colore, spesso, ma non sempre, iniziale e non definitiva, che fissa in maniera soltanto ...
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champenois
‹šãpënu̯à› agg. e s. m. (f. champenoise ‹šãpënu̯àa∫›), fr. – 1. Della Champagne, regione geografica e storica della Francia nord-orient., nota in tutto il mondo per i vini spumanti che da [...] champagne, utilizzato anche per la produzione di altri vini spumanti: dopo la svinatura e la prima fermentazione, il vino viene messo in bottiglie (che sono sistemate orizzontalmente e girate con frequenza) dove fermenta ancora, forma la schiuma ...
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arsenico1
arsènico1 s. m. [dal lat. tardo arsenĭcum, gr. ἀρσενικόν (al posto delle forme più ant. arrhenĭcum, ἀρρενικόν), che indicò propr. l’orpimento giallo]. – 1. Elemento chimico tri- e pentavalente, [...] usato in terapia (per es., fare una cura di a.), sia soprattutto come potente veleno: dare l’a.; mettere l’a. nel vino, nel caffè a qualcuno, per avvelenarlo; chi ha il coraggio ... di somministrargli una cotoletta all’a. come è nei segreti desideri ...
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chardonnay
〈šardonè〉 s. m., fr. – 1. Nome di vitigni francesi originarî della Borgogna ma coltivati in molti paesi (Stati Uniti, Cile, Nuova Zelanda, Australia, Romania, ecc.) e da alcuni decennî anche [...] in Italia, spec. nelle Tre Venezie, per la produzione di vini bianchi. 2. Vino bianco generalmente secco, prodotto con uve dei vitigni chardonnay: uno ch. trentino; gli ch. del Veneto. ...
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croatina
(anche croattina o crovattina) s. f. [etimo incerto]. – Vitigno a uva nera, coltivato nella Lombardia e in territorî contigui del Piemonte e dell’Emilia; le uve vengono vinificate per la produzione [...] del vino omonimo, e anche, mescolate con altre uve, di alcuni vini dell’Oltrepò pavese. In funzione appositiva, bonarda c., varietà del vitigno bonarda. ...
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accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere [...] con il giallo. Intr. pron., andare d’accordo, essere conforme: le tue parole non s’accordano con le tue idee; il vino bianco si accorda bene con il pesce. c. In fisica e nella tecnica, regolare la frequenza propria di un sistema oscillante fino a ...
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consolo
consólo s. m. [der. di consolare2]. – 1. ant. Consolazione: Nullo consolo ne vole (Iacopone). Anche, cibo o bevanda preparati a ristoro o a conforto (per es., per un viandante); e con accezione [...] più partic., beveraggio di vino misturato fatto bere al condannato a morte per ottenebrargli la coscienza: or t’abbiamo condotto il Penitente Perché da te la tazza del consólo Riceva ... T’è conceduto alzargli il velo nero, Accostargli alla bocca il ...
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ostiere1
ostière1 (o ostièro) s. m. [der. di oste1, nel sign. ant. di «ospite»], ant. – 1. Alloggio, dimora (cfr. ostello): ragionando d’una cosa e d’altra al reale ostiere se ne tornarono (Boccaccio), [...] , cioè alla reggia. Anche osteria, locanda. 2. (f. -a) Chi dà ospitalità, ospite: Sarò sempre fidato e buono ostiere (Pulci); eccomi alloggiato ... in casa d’un ostiere inglese (Baretti); oste, locandiere: Sognate vino e ostiera seducente (Praga). ...
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cocco5
còcco5 s. m. [dal port. coco] (pl. -chi). – 1. a. Pianta tropicale della famiglia delle palme (Cocos nucifera), diffusa, soprattutto presso il mare, nelle regioni tropicali: alta sino a 40 m, [...] consumati come ortaggi (cavoli di palma); il succo che sgorga dagli spadici recisi serve alla preparazione di una sorta di vino; le fibre del frutto, assai resistenti, vengono filate e tessute. b. Bibita rinfrescante ottenuta dal frutto del cocco: un ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...