aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi [...] : ostentare maniere a.; ambiente a., frequentato dall’aristocrazia, non destinato alla folla. Con uso fig., come qualifica di un vino, ne esalta le qualità eccezionali, sia per le origini, sia per l’annata di produzione o la finezza del gusto ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] di cose o parti ancora disponibili a confronto di altre che siano state sottratte, consumate, ecc.: è restato solo un quarto di vino; ci restano pochi soldi; prendi i biscotti che restano; nel magazzino è restata poca merce invenduta; mi è restato in ...
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quartara
s. f. [der. di quarto; cfr. le voci seguenti]. – Antica unità di misura di capacità per il vino, usata in Italia prima dell’adozione del sistema metrico decimale: valeva in Sardegna 4,48 litri, [...] in Sicilia 17,19 litri ...
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quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, [...] recipiente di tale capacità. 2. Piccola moneta di mistura veneziana, coniata a cominciare dal dogato di Enrico Dandolo (1192-1205), del valore di 1/4 di denaro. Q. aquilano, moneta di Giovanna II d’Angiò-Durazzo ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] cosa mal fatta, o di persona rozza, grossolana, sgarbata. d. fig. Finezza, squisitezza di sapore o d’odore: senti la g. di questo vino, di questo profumo; dare grazia a una pietanza con un po’ di limone, di cannella, di aromi. e. Con sign. concr., in ...
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sancolombano
s. m. [da sancolombana]. – Vino rosso lombardo a denominazione di origine controllata prodotto con uve dei vitigni croatina, barbera e uva rara in una zona collinare delle province di Milano [...] e Pavia; ha colore rosso rubino, odore vinoso caratteristico, sapore asciutto, sapido, di corpo, con leggero retrogusto di mandorla, gradazione alcolica minima di 11 gradi ...
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bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] (spesso in contrapp. a scuro o nero): pane b., quello più fino, fatto di fior di farina, senza crusca o tritello; vino b. (contrapposto al rosso o nero), quello ottenuto da uve chiare (uve b.), anche sost. nella lingua colloquiale: a conti fatti ...
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tiramina
(o tirammina) s. f. [comp. di tir(osina) e am(m)ina]. – Sostanza ad azione simpaticomimetica, prodotto di decarbossilazione della tirosina a opera di un enzima (la tirosindecarbossilasi) presente [...] nel rene e nel fegato), nella saliva (paralizzante) della seppia, nella segale cornuta, in prodotti di fermentazione (vino, formaggi) e di putrefazione (contenuto intestinale); nei mammiferi, la tiramina esogena proveniente da alcuni alimenti subisce ...
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biancone
biancóne s. m. [accr. di bianco2]. – 1. Grosso uccello rapace diurno (Circaetus gallicus), della famiglia accipitridi, distribuito dalla Germania settentr. alle contrade mediterranee, estivante [...] e petto biancastro; si nutre principalmente di bisce, e perciò non è dannoso. 2. Nome region. di vitigni diversi che dànno vino bianco. 3. Tartufo bianco o tartufo d’Alba; b. falso, falso tartufo di color rossiccio ruggine (anche detto rossetta). 4 ...
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stracotto
stracòtto agg. e s. m. [part. pass. di stracuocere]. – 1. agg. Di vivanda, troppo cotta, passata di cottura: questi spaghetti sono s.; la carne è già cotta e stracotta. Con uso fig. e scherz., [...] . di innamorato cotto. 2. s. m. Taglio di carne magra di manzo cotto intero, a lungo, in una casseruola ben chiusa, con olio e condimenti varî, tra cui un bicchiere di vino rosso, versato a poco a poco o anche in una volta sola, durante la cottura. ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...