gassare
(o gaṡare) v. tr. [der. di gas]. – 1. G. un liquido: disciogliervi un gas (per es., anidride carbonica in acqua, vino, ecc.), di solito sotto debole pressione così che, aprendo la bottiglia, [...] mondiale, nelle cosiddette camere a gas. ◆ Part. pass. gassato (o gaṡato), per lo più come agg.: acqua gassata, vino gassato, bevande gassate, che contengono disciolto un gas (in genere anidride carbonica); riferito a persona, colpito da gas venefici ...
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brillare1
brillare1 v. intr. [prob. der. del lat. beryllus «berillo»] (aus. avere). – 1. Risplendere di luce viva e tremolante: le stelle brillano nel cielo; un lumicino brillava nell’oscurità; gli occhi [...] una mina, accenderla, farla scoppiare. 4. Degli uccelli, sbattere rapidamente le ali librandosi nell’aria. 5. Frizzare, spumare, del vino: un mosto sì puro, Che ne’ vetri zampilla, Salta, spumeggia e brilla (Redi). 6. ant. Esser brillo, alticcio per ...
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tinaia
tinàia s. f. [der. di tino1]. – Nome region. tosc. del locale, detto anche tinaio e tinello, destinato nelle case di campagna alla fabbricazione del vino; in impianti enologici di maggiori dimensioni [...] è il locale destinato alla fermentazione tumultuosa e, talora, anche a deposito temporaneo del vino ottenuto. ...
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lavatura
s. f. [der. di lavare]. – 1. L’operazione del lavare: la l. della biancheria, delle stoviglie; provvedere alla l. dei fiaschi (prima di riempirli nuovamente di vino). È termine oggi meno com. [...] l’acqua in cui si è lavato qualche cosa, e che poi si butta via: versare nel fosso la l. del bucato. Frequente soprattutto in senso spreg.: l. di piatti, brodo o minestra o caffè molto leggeri e di sapore sgradevole; l. di fiaschi, vino annacquato. ...
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velato1
velato1 agg. [part. pass. di velare2]. – 1. Coperto da un velo o da un panno: una donna v., col volto velato. 2. estens. e fig. a. Coperto come da un velo; annebbiato, attenuato, affiochito: [...] del fondo, per ottenere particolari effetti di chiaroscuro e di risalto, soprattutto in trasparenza, delle figure. b. Vino v., vino che presenta come una velatura, un’opacità leggera e diffusa. ◆ Avv. velataménte, in modo coperto, non esplicito ...
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velletri
vellétri s. m. [da (vino di) Velletri]. – Nome con cui viene comunem. chiamato il vino prodotto nel comune di Velletri, in provincia di Roma, sul versante sud dei Colli Albani, e nei vicini [...] comuni di Lariano e Cisterna: la varietà bianca, prodotta nei tre tipi dolce, amabile e secco, è ottenuta in prevalenza da uve dei vitigni malvasia e trebbiano toscano, ha colore giallo paglierino, odore ...
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tino1
tino1 s. m. [lat. tīnum] (pl. -i; tosc. ant. o pop. le tina). – 1. Recipiente di legno (castagno, quercia, larice, abete, ecc.), costituito da doghe tenute insieme da cerchiature di ferro, destinato [...] particolari di tini sono il tino-botte, utilizzato oltre che per la fermentazione dell’uva anche per la conservazione del vino, e la botte-tino, di legno pregiato (rovere, ecc.), con uno sportello superiore e uno inferiore, usata per la conservazione ...
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scolare3
scolare3 v. intr. e tr. [der. di colare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io scólo, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Con riferimento a un liquido, defluire, cadere giù lentamente (più com. colare): [...] bevendo, bere abbondantemente: si è scolato da solo mezza bottiglia di whisky; i due si sono scolati, a pranzo, un fiasco di vino. b. Liberare verdure, pasta, riso e altre vivande dell’acqua o del liquido in cui sono state cotte o lavate, versandole ...
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bevanda
s. f. [der. di bevere, col suff. di vivanda]. – Nome generico di qualsiasi liquido che si beve, sia per dissetarsi sia per ristorarsi o a scopo terapeutico: ci hanno offerto cibi squisiti ed [...] anche animale contenenti zuccheri (per es., dal malto, dal miele o dal latte); b. alcolica o spiritosa, contenente alcol, come vino, birra, liquori; b. analcolica, ogni bevanda non contenente alcol, gassata o no, che ha capacità di conservarsi per il ...
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cerasuolo
ceraṡuòlo (o ceraṡòlo) agg. e s. m. [der. di cerasa]. – 1. agg. Di colore rosso ciliegia, detto in partic. del vino; anche riferito a corallo che abbia il colore rosso chiaro, quasi rosato, [...] della ciliegia quando si avvia a maturazione. 2. s. m. Vino ottenuto con uve dei vitigni frappato e calabrese in alcuni comuni della prov. di Ragusa di Sicilia: ha colore rosso ciliegia, profumo delicato, sapore asciutto, pieno, rotondo, gradazione ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...