mistella
mistèlla s. f. (non com. mistèllo s. m.) [der. di misto]. – In enologia, prodotto, detto anche sifone, ottenuto dal mosto (di uve con almeno il 20 per cento di zucchero e di bassa acidità) di [...] più di 22°; è adoperato di solito nella preparazione di vini liquorosi (soprattutto del marsala) quale aggiunta al vino base per aumentarne la gradazione, ma può anche essere destinato all’invecchiamento ottenendo un prodotto di gusto molto simile ...
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infiascatura
s. f. [der. di infiascare]. – L’operazione, il lavoro di infiascare: provvedere all’i. del vino; l’i. è stata fatta nella cantina d’origine; al prezzo del vino va aggiunto il costo dell’infiascatura. ...
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benzina
benżina s. f. [dal tema di benzoino, prob. attraverso il ted. Benzin]. – 1. Miscela di diversi idrocarburi liquidi della serie alifatica (con 4-12 atomi di carbonio) e di quella naftenica e aromatica, [...] (e più compiutamente, fermarsi al distributore a fare rifornimento di b.); restare senza b., e sim. b. fig. Vino, soprattutto nella locuz. fare b., bere vino, in frasi iron. o scherz. di uso fam.: ha bisogno di fare spesso b.; ogni tanto si ferma in ...
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brenta
brènta s. f. [voce preromana]. – 1. Specie di bigoncia di legno, in uso nell’Italia settentr., che si porta spalleggiata per mezzo di cinghie e serve per il trasporto del vino o del mosto. 2. [...] Antica unità di misura di capacità usata a Torino (litri 49,28 prima del 1818 e 49,30 dopo), a Milano (litri 75,55), ecc.; ancora usata in Piemonte per il vino. ◆ Dim. brentina; accr. brentóne m. (tutti e due, nel sign. 1). ...
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nostrano
agg. [der. di nostro]. – Lo stesso (e in usi region. anche più com.) che nostrale, nelle varie accezioni: vino, formaggio, salame n. (talora sostantivato, il n., per indicare un vino o un formaggio [...] o un salame di produzione locale); conigli n.; l’artigianato n.; costumi, abitudini, tradizioni, giochi n.; il dialetto n., le parlate n.; ho riconosciuto subito l’accento n.; il vezzo di prestar più credenza ...
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cantina
s. f. [affine a canto2, cantone1]. – 1. a. Locale, completamente o parzialmente interrato, adibito alla conservazione del vino. b. Per estens., ambiente che fa parte dello scantinato di un edificio; [...] uve di loro produzione. 3. a. Locale arredato rusticamente dove, in luoghi di produzione vinicola, si consuma e si vende vino al minuto. b. Locale delle caserme adibito fino alla prima guerra mondiale alla vendita ai militari di bevande e generi ...
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nasco
s. m. [voce sarda]. – Pregiato vino bianco della Sardegna, ottenuto (ormai in piccola quantità) dalle uve del vitigno omonimo coltivato nel Campidano di Cagliari; è spec. rinomato il tipo liquoroso [...] (naturale o secco), di sapore molto aromatico con fondo leggermente amarognolo, di gradazione alcolica 17°, ottimo vino da aperitivo e da dessert, che si presta a essere bevuto anche fuori pasto. ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] b. Ascesso m., foruncolo m., giunti a suppurazione. c. Tosse m., che dà catarro facile a espettorarsi. d. Vino m., vino stagionato e quindi di colore limpido; analogam., di altre sostanze che col trascorrere del tempo acquistano determinate qualità ...
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stoffa
stòffa s. f. [dal fr. ant. estoffe, voce di origine franca]. – 1. Qualsiasi tipo di tessuto usato per confezionare capi di biancheria e di abbigliamento, o per tappezzeria: per un taglio d’abito [...] del vincitore; con uso assol., ingegno, capacità notevole: quel ragazzo ha della stoffa. b. In enologia, si dice che un vino ha stoffa, ha della s., quando, alla degustazione, rivela corpo, buona gradazione alcolica, equilibrio e classe di un grande ...
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infondere
infóndere v. tr. [dal lat. infundĕre, comp. della prep. in «dentro» e fundĕre «versare»] (coniug. come fondere). – 1. a. letter. Versare dentro: non veduto entro le mediche onde De gli apprestati [...] l’una e con l’altra accezione, il verbo è in uso nel linguaggio liturgico, riferito al sacerdote che infonde nel calice il vino, o che infonde l’incenso nel turibolo. b. ant. Mettere in infusione. 2. Nell’uso com. soltanto in senso fig., comunicare ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...