moscione2
moscióne2 (ant. muscióne) s. m. [lat. tardo mŭstio -onis, der. di mustum «mosto»]. – 1. Moscerino del vino e dell’aceto, che vola intorno ai tini e nelle cantine quando il mosto è in fermentazione. [...] 2. ant., fig. scherz. Bevitore: però che molti muscioni erano del paese tratti [= venuti], il vino venne al basso (Sacchetti). ...
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zucca
s. f. [lat. tardo cucutia: v. cocuzza]. – 1. a. Nome di varie specie di piante appartenenti al genere cucurbita, tra cui Cucurbita pepo, C. maxima, C. moschata, tutte erbacee, annue, a fusto rampicante [...] vento, la quale era anzi che no un poco dolce di sale (Boccaccio). 3. Con varie determinazioni (zucca da farina o da vino, z. dei pescatori, ecc.), è nome comune di un’altra specie di cucurbitacee del genere lagenaria (v.) e delle sue varietà. ◆ Dim ...
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duro
agg. [lat. dūrus]. – 1. a. Resistente, che non cede alla pressione, che non si lascia scalfire, bucare, penetrare o sim. (è quindi l’opposto ora di molle, tenero, ora di morbido, soffice, ora di [...] grani teneri per la confezione di paste alimentari. d. Acqua d., acqua ricca di sali di calcio e di magnesio. e. Vino d., vino recente che per eccesso di cremortartaro riesce sgradevole al gusto. f. In anatomia, d. madre, v. dura madre. g. In fisica ...
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cecubo
cècubo s. m. [dal lat. (vinum) Caecŭbum]. – Famoso vino che si produceva in età romana nel Caecubus ager, nel territorio di Fondi; il nome è stato ridato oggi a un vino rosso pallido prodotto [...] nella stessa zona, spec. a Sperlonga ...
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potare1
potare1 v. tr. [dal lat. potare, da una radice indoeur. pō- che si trova anche nel gr. πέπωκα, perfetto di πίνω «bere»] (io pòto, ecc.), letter. ant. – Bere: De la vite que ne nasce? ... Nascen’ [...] el vino per potare (Iacopone), vino buono da bere. ...
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imbottato
s. m. [part. pass. di imbottare; quindi «vino messo nelle botti»]. – Nome (propriam. gabella dell’imbottato) di una tassa sul raccolto del vino, del grano e di altri prodotti del suolo, che [...] durò in Lombardia fino al 1780 e fu applicata anche nel Veneto, in Piemonte, in Toscana e nelle Marche ...
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massico2
màssico2 agg. e s. m. [dal lat. Massĭcus] (pl. m. -ci). – Che si riferisce o appartiene al monte Massico, in Campania: Da Sinuessa massica Fino a Roma romulea (D’Annunzio). In partic., vino [...] m. (o, come s. m., il massico), celebre vino dell’antichità, decantato dagli scrittori latini per la sua robustezza e tonicità, prodotto con le uve maturate sulle colline che sovrastano l’agro Falerno (forse anche sulle pendici dell’odierno monte ...
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imbottavino
s. m. [comp. di imbottare e vino], invar. – Specie di grosso imbuto usato per imbottare il vino, generalmente formato da una cassetta di legno con un tubo di latta nel mezzo del fondo, che [...] s’infila nel cocchiume delle botti ...
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scialo
s. m. [der. di scialare]. – Uso o consumo abbondante, eccesso di spese, spreco: non si è mai concesso il minimo sc.; in quella casa non si fanno sciali; anche nella locuz. avv. a scialo, in grande [...] di soldi, ne hanno a scialo, tanti da poter scialare; con quel maresciallo io ci ho rimesso davvero vino e sigari, ché a sc. beveva il mio vino e fumava i miei sigari (Sciascia); frequente l’espressione fare sc. di qualcosa, consumare, spendere senza ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] fig., in locuzioni esprimenti apparenza che cela una diversa realtà, oppure travestimento, finzione: s. le specie del pane e del vino; dèi immaginati s. forma di uomini; un traditore s. la veste d’amico; presentarsi, pubblicare s. altro (o s. falso ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...