riflesso2
riflèsso2 (ant. reflèsso) s. m. [dal lat. tardo reflexus -us, der. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. Luce che viene rinviata per riflessione da una superficie brillante o diffondente: il mare [...] ; questo r. mi dà molta noia; maiolica a riflesso, la maiolica che presenta una lucentezza metallica; riflessi del vino (un vino rosso dai bei r., dai r. luminosi), come sfumature di colore che costituiscono una qualità dell’aspetto visivo. In ...
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zaffo1
zaffo1 s. m. [dal longob. *zapfo (affine alle forme franche da cui si è avuto tappo e tampone)]. – 1. Legno di forma conica, avvolto di stoppa o di canovaccio, che serve per turare il foro o cocchiume [...] , e gionse a una botte e cavone [= ne cavò] fuore il zaffo e lassa versare el vino (s. Bernardino); anche, quella specie di cavicchio che chiude la cannella della botte. Nel linguaggio marin., genericamente, tappo destinato a chiudere una falla di ...
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pigiare
v. tr. [lat. *pinsiare, der. di pinsus, part. pass. di pinsĕre «pestare, pigiare»] (io pìgio, ecc.). – Esercitare su qualcosa una pressione o una compressione con più o meno forza, con azione [...] più o meno prolungata: p. il tabacco nella pipa; p. l’uva, per farne il vino. Anche, premere col corpo contro qualcuno, spingerlo, costringendolo a stare in uno spazio piuttosto ristretto e in posizione scomoda: non voglio farmi p. dalla folla; anche ...
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raboso
rabóso s. m. [dal nome del torrente Raboso, a ovest di Conegliano]. – Nome di due vitigni coltivati nel Veneto, il r. del Piave e il r. veronese; hanno grappolo di media grandezza, cilindrico, [...] con acini a buccia di colore nero, pruinosa, spessa, polpa dolce nel raboso veronese, aspra e acidula in quello del Piave; questo dà un vino da mezzo taglio, l’altro un vino da pasto, che hanno anch’essi il nome raboso (del Piave e veronese). ...
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doglio
dòglio (letter. dòlio nel sign. 1) s. m. [lat. dōlium]. – 1. Grande vaso a forma tondeggiante nel quale i Romani conservavano liquidi (olî, vino, ecc.) e aridi (grano, legumi); in età arcaica, [...] tombe a doglio (altrimenti chiamate, con termine greco, a pithos). Nel linguaggio letter., con senso più generico, vaso, recipiente: il vino Color di fiamma nel ben chiuso d. (Pascoli); anche fig.: me non asperse Del soave licor del d. avaro Giove ...
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saggiavino
s. m. [comp. del tema di saggiare e vino], invar. – Cannello di vetro, rigonfio a una estremità, che si immerge nelle botti per attingere il vino in prove di assaggio. ...
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dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che [...] sui margini della porzione anteriore della lingua: d. come il miele; queste pere sono dolcissime; il caffè lo preferisco poco d.; vino d., appena levato dal mosto, o con un maggiore contenuto di glicosio; farina d., quella di castagne; patate d., le ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] , e un tempo aveva anche quello consonantico di v (es. uno 〈ùno〉, uomo 〈u̯òmo〉, e nella scrittura antica uino 〈vìno〉 accanto a vino); dalla lettera i si è cercato di differenziare in senso funzionale, fin dal sec. 16°, la lettera j che ne era in ...
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transustanziarsi
(o transubstanziarsi; ant. e raro transostanziarsi) v. intr. pron. [dal lat. mediev. transubstantiare, comp. di trans- «trans-» e substantia «sostanza»] (io mi transustànzio, ecc.). [...] – Nella teologia cattolica, mutare di sostanza, con riferimento al pane e al vino che cambiano la loro sostanza in quella del corpo e del sangue di Cristo, nella consacrazione. Raro con uso attivo: ... sebbene Cristo assuma e transustanzii nelle sue ...
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spunto2
spunto2 s. m. [der. di spuntare1]. – 1. a. Nel linguaggio teatrale, le prime parole di una battuta sussurrate dal suggeritore all’attore; anche la prima parola di una frase musicale, sufficiente [...] di s. o allo s.) sia di accelerazione (macchina, o motore, che ha un ottimo s. di ripresa). 2. Sapore forte, di acido, che prende il vino quando, per difetti di varia natura, l’alcol etilico fermentando inizia un processo di acetificazione: questo ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...