ghemme
ghèmme s. m. – Vino piemontese, di colore rosso granata, odore di violetta, sapore asciutto con fondo amarognolo, prodotto con le uve dei vitigni nebbiolo, vespolina e bonarda delle colline circostanti [...] a Ghemme, centro in provincia di Novara; è un vino di elevata gradazione alcolica (gradi minimi 12), che migliora notevolmente con l’invecchiamento ed è adatto alla lunga conservazione. ...
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gutturnio
guttùrnio s. m. [etimo incerto; il tradizionale riferimento al lat. tardo gutturnium (o guturnium o cuturnium), nome di un boccale per versare il vino nei sacrifici (o anche l’acqua alle mani) [...] non è del tutto convincente]. – Vino pregiato dei colli piacentini, prodotto nel territorio del comune di Ziano Piacentino e dei comuni limitrofi in prov. di Piacenza con uve dei vitigni barbera e bonarda; ha colore rosso intenso, profumo di lampone ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona [...] si diceva e si scriveva sui muri nel 1859, intendendosi Verdi come una sigla di Vittorio Emanuele re d’Italia; Viva il vino spumeggiante! (dal brindisi dell’opera Cavalleria rusticana di P. Mascagni); v. le donne!, v. l’allegria; in tono iron.: Viva ...
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vivace
agg. [dal lat. vivax -acis, der. di vivĕre «vivere»]. – 1. a. letter. Ben vivo, pieno di vita e vigore, rigoglioso: Parvermi i rami, gravidi e vivaci D’un altro pomo (Dante); messe le tavole sotto [...] ; la discussione sta diventando troppo v.; un v. scambio di accuse e controaccuse; una risposta v., quasi aspra. e. Vino v., vino per lo più giovane dal gusto fresco, brillante e leggermente asprigno. f. Reazione v., in chimica, che si manifesta ...
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spillo
s. m. [der. di spilla]. – 1. a. Sottile cilindretto metallico, lungo circa 4 centimetri, appuntito a un’estremità e terminante all’altra con una capocchia, usato per unire, appuntare o fermare [...] alloggio. In partic.: a. Ferro sottile e aguzzo usato per forare le botti e spillarne il vino; anche il foro stesso così praticato: il vino zampilla dallo spillo. b. In motoristica, organo otturatore di valvole e carburatori, detti appunto valvole e ...
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tegolato2
tegolato2 s. m. [der. di tegola: v. oltre]. – Vino rosso prodotto nella zona di Montespertoli, in prov. di Firenze, da uve dei vitigni sangiovese (80%) e canaiolo (20%); trae il proprio nome [...] di collocare le bottiglie in solai o, addirittura, sotto le tegole dei tetti, per ottenere una più veloce maturazione del vino attraverso l’azione del calore a cui veniva così sottoposto. Di colore rubino carico con riflessi granata, profumo intenso ...
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libagione
libagióne (ant. o letter. libazióne) s. f. [dal lat. libatio -onis, der. di libare «libare1»]. – 1. Nelle religioni primitive e dell’antichità classica, offerta sacrificale di sostanze liquide [...] sotterranei, in fosse scavate nella terra, o, infine, nel culto dei morti, sopra o dentro la tomba. 2. scherz. Bevuta (per lo più abbondante) di vino e alcolici: festeggiarono l’avvenimento con allegre l.; aveva la voce rauca per le troppe libagioni. ...
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libare1
libare1 v. tr. [dal lat. libare, affine al gr. λείβω «versare a goccia a goccia»], letter. – 1. Offrire alla divinità, versare sull’altare o altrove un liquido facendo una libagione: l. vino [...] Foscolo). Spesso usato come intr.: l. alla divinità (e fig., con il sign. di brindare: l. alla vita, all’amore); l. col vino, col latte, col miele, ecc. 2. Sorbire a fior di labbra, assaggiare, gustare, delibare: delle pure acque sole Liba una stilla ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] un desiderio quasi morboso di cosa che è o può essere nociva: avere il v. di bere, di fumare, o anche il v. del vino, del fumo; acquistare, perdere il v. del gioco; levare a qualcuno il v. di mentire; v. solitario, la masturbazione. b. Abitudine non ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...