montepulciano
s. m. [dal nome della località omonima, in prov. di Siena]. – 1. Vino (propr. vino nobile di Montepulciano) prodotto nella zona di Montepulciano con le uve del sangiovese grosso (prugnolo [...] in Abruzzo da Montepulciano: il grappolo è di media grandezza, serrato o semiserrato, spesso alato, con acini ovali e buccia nero-violacea, molto consistente: dà un vino da pasto (m. d’Abruzzo) rosso rubino o rosso granata, di sapore asciutto. ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] di, che si usa tuttavia correntemente in alcuni tipi di frasi: se non ci vuoi andare, fa’ di m. (cioè non ci andare); se il vino non ti piace, fa’ di m. di berlo; quantunque gli piacesse molto d’andar per le bocche degli uomini, n’avrebbe, in quella ...
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porto5
pòrto5 (o Pòrto) s. m. [dal nome port., Porto (preceduto dall’art. o «il»), della città e distretto di Oporto, centro dell’invecchiamento di questi vini (che avviene in realtà a Vila Nova de Gaia, [...] ’aggiunta di alcol di vino (77°) al mosto per arrestarne la fermentazione; il vino subisce poi un lungo dorato al bianco pallido. È usato prevalentemente come aperitivo (p. secco), o come vino da dessert (ma anche su formaggi) se dolce o semisecco. ...
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fioretta
fiorétta s. f. [der. di fiore]. – Malattia del vino (spec. di quelli a buona gradazione alcolica), provocata da varie specie di microrganismi indicati con il nome scient. di Mycoderma vini: [...] si manifesta con la formazione di un velo bianco, chiamato anch’esso fioretta o madre del vino, sulla superficie libera, che successivamente s’ispessisce e si raggrinza; il sapore del vino resta alterato e la gradazione si abbassa. ...
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battezzare
batteżżare v. tr. [lat. eccles. baptizare, dal gr. βαπτίζω propr. «immergere»] (io battéżżo, ecc.). – 1. a. Somministrare il sacramento del battesimo: I0 ti battezzo nel nome del Padre, ecc. [...] passasse sotto la finestra e lo battezzai con un bicchiere d’acqua. c. scherz. Aggiungere acqua nel vino o nel latte per frode: è un oste abituato a b. il vino. 3. rifl. Ricevere il battesimo: mi sono battezzato all’età di tre anni; fig., darsi un ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] ponga in malo stato (ant. prov. tosc.). Nel rifl., contenersi, moderarsi: temperarsi nel vino, nel cibo, nelle parole; ant. con la prep. da: temperarsi dal vino, dall’ira, dalle lacrime, trattenersi, non lasciarsi trasportare o vincere da, non cedere ...
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travaso
travaṡo s. m. [der. di travasare]. – 1. L’operazione di travasare, il fatto di travasarsi o di venire travasato, come trasferimento di un liquido da un recipiente in un altro: il t. del vino [...] (anche come pratica enologica, necessaria per la buona conservazione del vino, allo scopo di separare, di tempo in tempo, il vino dalle fecce); fare, eseguire, operare il t. (dell’olio, dell’aceto, ecc.); fig., scherz., t. delle idee, la diffusione ...
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fusto
s. m. [lat. fūstis «bastone»]. – 1. In botanica, la parte assile (detta anche caule) delle piante cormofite, che porta le foglie. Piante d’alto f., gli alberi che, nel governo dei boschi, si lasciano [...] ecc. 5. Nome generico di recipienti di legno per liquidi (botti, barili, ecc.): un f. di vino, di birra; vino in fusti, contrapposto al vino in damigiane, in bottiglie o in fiaschi. Anche, grosso recipiente cilindrico di lamiera metallica, usato per ...
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uvaggio
uvàggio s. m. [der. di uva]. – 1. In enologia, l’operazione di mescolare uve da vino diverse, pronte per la vinificazione, al fine di produrre vino da tavola. 2. Vino rosso da arrosto, asciutto, [...] ricavato da uve diverse: un buon u. piemontese ...
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lora
lòra s. f. [dal lat. lora o lorea, di etimo incerto]. – Nell’antica Roma, vino di qualità inferiore, ottenuto versando acqua sull’uva pressata dopo averne estratto il vino migliore; veniva dato [...] da bere agli schiavi, agli operai addetti a lavori agricoli, e nell’età più antica alle donne, cui era interdetto l’uso del vino puro. ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...