analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio [...] metodi proprî dell’analisi chimica; bilancia a., bilancia di grande precisione e sensibilità, alloggiata, di solito, in teche di vetro e in cui il caricamento dei pesi può essere fatto dall’esterno, senza aprire la custodia. 2. Nella logica kantiana ...
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flambaggio
flambàggio s. m. [dal fr. flambage; v. flambare]. – Operazione di laboratorio che serve a sterilizzare estemporaneamente un oggetto (pipette, bacchette di vetro, anse di platino) passandolo [...] più volte sulla fiamma ...
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disappannare
diṡappannare v. tr. [comp. di dis-1 e appannare]. – Ridare trasparenza a un vetro, a un cristallo, tergendone l’umidità che lo appannava o eliminandola con altro mezzo adatto: d. gli occhiali, [...] con un panno; d. il parabrezza, con un panno o con una corrente d’aria proveniente dall’impianto di aerazione (o anche dai deflettori); d. il lunotto termico, con l’azione termica del conduttore elettrico ...
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analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due [...] del come o di altro esplicito legame comparativo); così nei due versi di G. Ungaretti: «Le mani del pastore erano un vetro Levigato da fioca febbre». e. In biologia, identità o somiglianza di funzioni tra organi diversi per origine e morfologia (per ...
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agata
àgata s. f. [dal lat. achātes, gr. ἀχάτης, incrociato col nome proprio Agata]. – In mineralogia: 1. Pietra dura pregiata, varietà fibrosa compatta di quarzo traslucido, con struttura zonata visibile [...] giallognolo; a. muschiosa, calcedonio con inclusioni di asbesto verdastro imitanti il muschio, detto anche pietra di Moka (da Moch, forma dial. sassone del ted. Moos «muschio»). 3. A. d’Islanda, varietà zonata di ossidiana (vetro vulcanico). ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione [...] corpi, la faccia esterna, più o meno piana e a due dimensioni: la s. di una tavola, di una parete, di un vetro; sulla s. dell’acqua, del suolo; marmo a s. liscia, levigata; s. aspra, ruvida, scabrosa, ecc. 2. Con accezioni specifiche: a. Nelle ...
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serra1
sèrra1 s. f. [der. di serrare; nel sign. 4, è influenzato dal fr. serre, e sostituisce il prec. stufa]. – 1. ant. Luogo chiuso; sbarramento, riparo naturale o artificiale; chiusa. È tuttora sinon. [...] specifiche in funzione appositiva: a. Effetto serra, fenomeno che si produce allorché un certo mezzo (per es. il vetro con cui sono fatti i tetti delle serre, ma anche l’atmosfera terrestre in particolari condizioni) risulta trasparente alle ...
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defibrinazione
defibrinazióne s. f. [der. di defibrinare]. – In medicina, allontanamento della fibrina dal sangue, allo scopo di impedirne la coagulazione; si ottiene agitando il sangue in un matraccio [...] contenente palline di vetro, subito dopo averlo prelevato. ...
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ultramicrotomo
ultramicròtomo s. m. [comp. di ultra- e microtomo]. – Microtomo adoperato per ottenere sezioni estremamente sottili (di spessore tra 5 e 150 nm) di campioni da osservare al microscopico [...] elettronico; utilizza coltelli di vetro o di diamante con spigoli taglienti molto acuti e sistemi di spostamento del campione da sezionare estremamente precisi (per es., basati sulla dilatazione termica controllata di un braccio metallico). ...
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narghile
narghilè s. m. [dal fr. narguilé o narghilé, e questo dal pers. nārgīle, der. di nārgīl «noce di cocco»]. – Pipa ad acqua, assai diffusa nel mondo musulmano: consiste in un recipiente d’ottone [...] o di vetro (in origine una noce di cocco, donde il nome), parzialmente riempito d’acqua, nel quale si immettono due tubi: il primo è rigido, con in cima il fornelletto contenente tabacco coperto di brace e l’altra estremità immersa nell’acqua, il ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...