nitidezza
nitidézza s. f. [der. di nitido]. – L’esser nitido: n. del vetro; n. tipografica; n. di linea, di disegno, di contorni; n. di un’immagine fotografica, delle immagini sullo schermo; n. della [...] voce, di un suono (o della percezione di un suono), ecc.; fig.: n. logica; n. di idee, di stile ...
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nitido
nìtido agg. [dal lat. nitĭdus, der. di nitēre «splendere»; cfr. netto]. – Pulito, limpido, quasi lucente: cristallo, vetro, specchio n.; per acque nitide e tranquille (Dante); le trecce nitide [...] Per ambrosia recente (Foscolo); carraio che risale Il colle n. di luna (Quasimodo). Segnato con decisa precisione nei contorni; chiaro in ogni sua parte: segno n.; linea n.; stampa, pagina, incisione n.; ...
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separatore
separatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo separator -oris, riferito a persona]. – Chi separa, che separa, che ha la funzione di separare. È termine frequente nella tecnica per denominare [...] nel sign. 1); nella tecnologia del laboratorio chimico, s. o imbuto s. o imbuto a rubinetto, imbuto di vetro, a forma sferoidale o cilindroide, con imboccatura stretta chiudibile con tappo smerigliato, che permette di separare due liquidi immiscibili ...
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marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli [...] marocchine. Come sost., abitante o nativo del Regno del Marocco. 2. fig. Cappuccino ristretto, a cui si aggiunge una spolverata di cacao, servito in genere in un bicchiere di vetro. ...
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battitoio
battitóio s. m. [der. di battere]. – 1. a. Parte dell’imposta di un uscio o finestra che batte e combacia, nel chiudere, con lo stipite, la soglia e l’architrave, o con l’altra imposta. b. [...] o dell’architrave contro cui batte, nel chiudere, l’imposta. c. Parte della cornice in cui s’incastra il quadro, il vetro, lo specchio. d. Sporto del cornicione di un edificio. Per tutti i sign. sopra indicati, cfr. anche battente. 2. Nome generico ...
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mortaio
mortàio (ant. mortaro) s. m. [lat. mortarium, con il sign. 1, da cui derivano gli altri per somiglianza di forma]. – 1. Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, legno, vetro, porcellana, usato [...] in cucina, in farmacia e nei laboratorî chimici, nel quale si tritano, mediante un pestello, azionato a mano o anche con dispositivi meccanici, sostanze che si vogliono ridurre in polvere o in poltiglia. ...
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pirex
pìrex (o pỳrex) s. m. – Nome commerciale (propriam. marchio brevettato) di un tipo di vetro avente coefficiente di dilatazione cubica assai basso e pertanto resistente agli sbalzi termici: è usato [...] per apparecchiature industriali e di laboratorio e per vasellame da cucina ...
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pirgeometro
pirgeòmetro (o pirogeòmetro) s. m. [comp. di piro-, geo- e -metro]. – Strumento usato in meteorologia per misurare l’intensità della radiazione emessa per irraggiamento termico dal suolo [...] e dall’aria; simile al piranometro, viene usato di notte, quando manca la radiazione solare, ed è esposto direttamente, cioè senza schermi di vetro, alle radiazioni. ...
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eparinizzare
epariniżżare v. tr. [der. di eparina]. – Nel linguaggio medico, sottoporre a trattamento con eparina, sia un paziente, a scopo terapeutico, mediante somministrazione endovenosa, sia un campione [...] . per renderlo incoagulabile se destinato a esami di laboratorio o a trasfusioni, sia un recipiente (provetta, siringa di vetro) per evitare la coagulazione del sangue o del liquido biologico in esso versato. ◆ Part. pass. epariniżżato, anche come ...
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utensile
utènsile agg. [dal lat. utensĭlis der. di uti «usare»]. – Propriam., che serve a un uso pratico; soltanto nella locuz. macchine u., macchine operatrici che forniscono a un attrezzo, appositamente [...] di matrici di metallo tenero che, fatte vibrare a velocità ultrasonica, interponendo fra matrice e oggetto da lavorare una sospensione di carburo di boro in acqua, permettono di tagliare, in ogni forma desiderata, leghe extradure, vetro, quarzo, ecc. ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...