lastra
s. f. [etimo incerto]. – 1. In genere, corpo che abbia due dimensioni prevalenti rispetto alla terza (lo spessore) e con le facce maggiori parallele e per lo più rettangolari: una l. di marmo, [...] l. di ghiaccio (parlando di metalli è più specifico il termine lamiera). In varie regioni, il termine è usato assol. per indicare il vetro delle finestre e sim.: s’è rotta una l.; applicare le l. al telaio. Nell’uso tosc., lastre, assol., quelle di ...
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stiraggio
stiràggio s. m. [der. di stirare]. – Nel linguaggio tecn., l’operazione di stirare, soprattutto nell’espressione s. del vetro, procedimento con cui, da una massa di vetro precedentemente rammollita, [...] si ottengono lastre, fili vitrei per lavori d’arte, lana di vetro, bacchette, ecc. ...
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soffiare
v. intr. e tr. [lat. sŭfflare, comp. di sŭb «sotto» e flare «soffiare, spirare»] (io sóffio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Di persone, espirare con forza l’aria dalla bocca socchiusa, arrotondando [...] del calcio, s. la palla, portarla via all’avversario. ◆ Part. pass. soffiato, anche come agg., in senso passivo: vetro soffiato; pelo soffiato, sfioccato e selezionato con la macchina soffiatrice; e in genere col sign. di insufflato oppure sottoposto ...
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avventurina
(o venturina) s. f. [dal fr. aventurine (con le accezioni del n. 2), che a sua volta è dall’ital. venturina, nome dato a Venezia (in origine come agg. nella locuz. pasta venturina) alla composizione [...] e rame (v. al n. 1) perché risultante da pagliuzze di rame gettate a caso (per ventura) nel vetro fuso]. – 1. Tipo di vetro (caratteristica produzione di Murano) contenente inclusioni di piccoli ottaedri di rame, chiamato più propriam. a. di Venezia ...
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tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni [...] plastica, di gomma; tubi a S, a U; i t. delle condutture dell’acqua, del gas, i t. del termosifone; il t. di vetro (o scartoccio) dei lumi a petrolio, rigonfiato all’altezza della fiamma; t. di gomma per travasare il vino. Di uso gergale o fam. (ma ...
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soffiatore
soffiatóre s. m. [der. di soffiare]. – 1. (f. -trice) Operaio dell’industria vetraria addetto alla soffiatura (detto anche s. di vetro). In medicina, malattie dei s., denominazione generica [...] di malattie conseguenti all’uso promiscuo delle canne usate nella lavorazione del vetro; cataratta dei s. di vetro, dovuta ai raggi infrarossi dei forni di fusione. 2. (f. -trice) In usi fig. o gergali, delatore, spia: c’è sempre qualche s. che va a ...
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cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura [...] di c. purissimo; un vaso, un soprammobile di cristallo. b. In similitudini, per indicare purezza, limpidezza e trasparenza (del vetro, dell’acqua, ecc.) simili a quelle del cristallo: acqua che pare un c.; ruscelli di cristallo. c. estens. Oggetto ...
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mirino
s. m. [der. (propr. dim.) di mira]. – Dispositivo ottico destinato a facilitare la determinazione di una linea di mira. In partic.: 1. a. Piastrina metallica di forma triangolare, circolare o [...] a fuoco), e il m. reflex, in cui l’immagine fornita dall’obiettivo viene riflessa da uno o più specchi su una lastra trasparente, per lo più di vetro smerigliato, per il controllo della messa a fuoco; sono mirini reflex i m. a pozzetto, nei quali il ...
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fermavetro
fermavétro agg. e s. m. [comp. di fermare e vetro], invar. – In edilizia, regoletti f. (o semplicem. fermavetro), piccoli listelli di legno o di metallo disposti davanti al vetro nell’apposito [...] alloggiamento dell’infisso e fermati con viti che all’occorrenza possono essere rimosse per la sostituzione del vetro. ...
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smerigliato
s. m. [part. pass. di smerigliare]. – 1. Lavorato, levigato con lo smeriglio: mattonelle di marmo smerigliate; reso traslucido per mezzo della smerigliatura: vetro s. (v. vetro); una boccetta [...] di cristallo s., dove i sali inglesi parevano rinchiusi in una brillante prigione (Serao); tappo s., tappo di vetro lavorato a smeriglio nella parte che entra nel collo della bottiglia, per aumentarne l’aderenza e la tenuta. 2. Ricoperto di polvere ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...