reflex
rèflex s. m. [adattam. del sost. ingl. reflex, propr. «riflesso»]. – 1. In fotografia, particolare sistema di visione del soggetto inquadrato (visione r.) e di messa a fuoco, utilizzato in apparecchi [...] immagine proveniente dall’obiettivo viene riflessa da uno specchio posto all’interno dell’apparecchio stesso, e quindi raccolta su un vetro smerigliato visibile direttamente o attraverso un mirino. Nei primi apparecchi reflex, l’immagine riflessa sul ...
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refrattario
refrattàrio agg. [dal lat. refractarius «caparbio, ostinato», der. di refragari «opporsi»]. – 1. a. Insensibile, resistente a determinati sentimenti o comportamenti: essere r. alla pietà, [...] r. fusi, ottenuti con materiale refrattario fuso e colato in stampi, e impiegati spec. nel rivestimento di forni per vetro e di forni metallurgici per la trafilatura dei metalli; r. leggeri, caratterizzati da elevata porosità, utilizzati per ridurre ...
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cannone1
cannóne1 s. m. [accr. di canna]. – 1. tosc. a. Pezzo di grossa canna tagliato fra due nodi, che può servire per varî usi; in partic., quello intorno al quale si avvolge il filo per tessere. [...] , ecc. c. ant. Tubo del cannocchiale: la lunghezza del c., o vogliam dire la distanza che dee esser tra vetro e vetro (Galilei). d. Nell’armatura rinascimentale, ciascuno dei due bracciali, troncoconici e più o meno articolati, che difendevano il ...
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lunotto
lunòtto s. m. [der. di luna, per la forma]. – Il vetro posteriore degli autoveicoli attraverso il quale il conducente, con l’aiuto dello specchio retrovisivo, controlla la strada alle sue spalle; [...] l. termico, lunotto internamente attraversato da un sottile conduttore che costituisce una resistenza elettrica, la cui funzione è quella di riscaldare il vetro, quando occorra, al fine di eliminare o di evitare il suo appannamento. ...
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lattimo
làttimo s. m. [der. di latte, per l’aspetto opalescente]. – Nome dato in origine a una composizione vetrosa a base di silicati, stagno e piombo, che conferiva al vetro un aspetto bianco latteo, [...] e rimasto in uso nell’arte vetraria veneta per indicare gli oggetti (bicchieri, calici, ampolle, ecc.) prodotti con tale composizione, soprattutto quelli provenienti dall’artigianato dei secoli 16°-18° ...
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fluorografia
fluorografìa s. f. [comp. di fluoro (o fluoro-) e -grafia]. – 1. Processo di incisione su vetro mediante acido fluoridrico: l’immagine appare smerigliata sul vetro. 2. Fotografia dell’immagine [...] che appare su un fluoroscopio ...
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graniglia
granìglia s. f. [der. di grano]. – Nella tecnica e nell’industria, denominazione generica di pietre o altre sostanze ridotte a piccoli frammenti (3-10 mm); in partic.: impasto di cemento bianco [...] di ghisa di forma sferica, cilindrica o irregolare adoperato per la finitura di superfici metalliche; miscuglio abrasivo di sabbia, pomice, sferette d’acciaio e di vetro usato nelle macchine granitrici. ◆ Per il dim. granigliétta, v. la voce. ...
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puliga
pùliga (tosc. pùlica) s. f. [dal venez. pùlega, prob. affine a bulicare]. – Termine con cui i vetrai chiamano le bollicine che si formano nel vetro imperfettamente fuso, ed esteso a indicare analoghe [...] bolle o inclusioni che si possono osservare in pietre e gemme, in lavori di getto, nella cera, ecc.: in tutta questa gocciola [di cera] non si vedevano più che tre piccolissime pulighe (Redi); la palla ...
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puligoso
puligóso (tosc. pulicóso) agg. [der. di puliga (o pulica)]. – Detto del vetro che, per affinazione mal condotta o non eseguita, si presenta pieno di bolle gassose che non sono potute emergere [...] dalla pasta durante la lavorazione (talvolta le bolle vengono prodotte per ottenere particolari effetti nel vetro, a scopo decorativo). Per estens., riferito anche ad altri corpi e oggetti che presentino pulighe. ...
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ermetico
ermètico agg. [dal lat. mediev. hermeticus, der. del nome del dio Hermes, Ermete (corrispondente al latino Mercurio)] (pl. m. -ci). – 1. Nel sign. originario, sono così qualificate le dottrine [...] e., ottenuta col sigillo di Ermete Trismegisto (quale leggendario inventore dell’alchimia) in vasi o tubi di vetro chiusi con la fusione del vetro stesso. b. Per estens., chiusura e., perfetta, che impedisce cioè qualsiasi passaggio di fluidi (per es ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...