affinazione
affinazióne s. f. [der. di affinare]. – In varie tecnologie, operazione o complesso di operazioni praticate allo scopo di purificare, o comunque di migliorare nella qualità, prodotti diversi [...] ghisa in acciaio, l’affinazione consiste nell’eliminare per la maggior parte il carbonio in essa contenuto; nell’industria del vetro, è una fase della fabbricazione in cui si eliminano dalla massa pastosa le bolle gassose che renderebbero scadente il ...
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sverza
svérża (o svèrża) s. f. [etimo incerto], tosc. – 1. Scheggia lunga e sottile tagliata o staccatasi da un pezzo di legno, di vetro, ecc.: mi è entrata in un dito una s. di vetro; una s. di alluminio; [...] usato assol., si intende di legno: accendere il fuoco con sverze; pose dentro una cesta il fieno già falciato dal nonno; poi smise, per levarsi una s. da un dito (Tozzi). 2. Nell’uso pop. fior., in passato, ...
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bottaccio
bottàccio s. m. [der. di botte; è incerto però l’etimo della parola nel sign. 4]. – 1. Bacino di varia grandezza dove si raccolgono le acque dei fossati per il deposito dei detriti o anche [...] le acque per alimentare i mulini. 2. ant. a. Bariletto, e anche recipiente di terracotta o fiasco di vetro: datogli un b. di vetro ... dissegli: Tu te n’andrai a lui con questo fiasco in mano (Boccaccio). b. Quantità di vino, generalmente un fiasco, ...
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invetriare
invetrïare v. tr. [der. del lat. vitreum, *vitrium «vetro»] (io invétrio, ecc.). – 1. Munire di vetri o di vetrate: i. una finestra. 2. Ricoprire la maiolica o la terraglia d’uno smalto lucido, [...] eseguire l’invetriatura. 3. Rendere simile a un vetro: il ghiaccio ha invetriato la superficie del laghetto; il gelo, per quanto lo rompessero colle zappe e le ascie, invetriava la rampa del guado (Bacchelli). ◆ Part. pass. invetrïato, anche come agg ...
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invetrire
v. intr. [der. di vetro] (io invetrisco, tu invetrisci, ecc.; aus. essere), non com. – Ridursi a vetro, vetrificarsi; divenir vitreo. ...
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ampolla
ampólla s. f. [lat. ampŭlla, dim. di amphŏra «anfora» (nella pronuncia pop. ampŏra)]. – 1. Piccolo recipiente di vetro, di cristallo, o anche, meno spesso, di argilla o di metallo, a collo sottile [...] il vino per la messa (più comunem. dette ampolline), gli olî santi e il crisma. 2. Nella tecnica, involucro, generalmente in vetro speciale, destinato a sede di un fenomeno che deve avvenire fuori del contatto atmosferico, nel quale perciò è fatto il ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta [...] o in altro recipiente di vetro e, comunque, al di fuori dell’organismo vivente: colture in vitro; fecondazione in vitro, v. fecondazione. È comune anche in senso estens. e fig., per indicare ragionamenti, ideazioni, procedimenti astratti, artificiali ...
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tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e [...] t. artificiale o sintetico). Tessuti speciali sono ottenuti con materiali non tessili, come i t. di vetro, formati con fili di vetro, usati per rivestimenti protettivi, parafiamme, rinforzi per materie plastiche, e i t. metallici, fabbricati con fili ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] avrà percosso sulla guancia destra, porgigli anche la sinistra». 7. Usi analogici: a. Occhi di vetro, per bambole. O. artificiali, quelli di vetro o di speciale sostanza plastica che sostituiscono, a soli fini estetici, l’occhio mancante. In fisica ...
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lucernario1
lucernàrio1 s. m. [der. di lucerna; cfr. lat. tardo lucernarium «lampadario», e v. lucernario2]. – Nelle costruzioni, struttura di copertura con superfici munite di vetrate fisse o anche [...] di dare luce e aria agli ambienti sottostanti; nella forma più comune è costituito da due lastre di vetro spioventi fissate su una leggera armatura metallica; molto impiegate sono pure le strutture in vetrocemento, costituite da speciali piastrelle ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...