vescovovéscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo [...] v.; il v. di Torino, diMilano, ecc.; il v. di Roma, il papa. Come distinzioni gerarchiche e di funzioni all’interno vescovodi una diocesi, cui per lo più succedono; v. titolari, che hanno il titolo di una diocesi ma non la giurisdizione sopra di ...
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tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano [...] e membro della Commissione che ha riscritto il catechismo ha magnificamente protetto dagli assalti delle tonache rosse diMilano, la chiesa sperimenta da anni il dialogo con la destra leghista e postmissina. (Aldo Cazzullo, Stampa, 13 aprile 2001, p. ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovodiMilano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] impronte stilistiche orientali, specialmente nei lunghissimi vocalizzi; chiesa a., la chiesa che è sotto la giurisdizione dell’arcivescovo diMilano, e, in senso specifico, quella che conserva la liturgia a., la quale differisce in alcune parti dal ...
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deprogrammazione
s. f. Pratica finalizzata a sottrarre un adepto al condizionamento psicologico ricevuto da una setta, che fu ideata negli anni Sessanta per contrastare l’attività delle sette religiose; [...] più forte quando sento parlare di deprogrammazione. Siamo in molti a temere per l’incolumità del vescovo» [L. Bernasconi] (Giornale bisogno di muoversi liberamente in spazi desertificati». (Gian Paolo Serino, Repubblica, 17 agosto 2005, Milano, p ...
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visitare
viṡitare v. tr. [dal lat. visitare, frequent. di visĕre «visitare, andare a vedere», che è der. di videre «vedere», part. pass. visus] (io vìṡito, ecc.). – 1. a. Andare a trovare a casa, o in [...] museo, una galleria d’arte; v. la fiera diMilano; il presidente del Consiglio ha visitato il cantiere dell’alta velocità; il provveditore agli studî visiterà domani la nuova scuola; il vescovo visiterà tutte le parrocchie della diocesi a cominciare ...
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ferula
fèrula s. f. [dal lat. ferŭla, di origine incerta]. – 1. letter. Bacchetta usata un tempo per castigare gli scolari; in senso fig.: la f. del critico, del moralista; castigare con la f. della [...] croce astile). In origine la parola indicava il pastorale del vescovo, che veniva consegnato anche al papa come simbolo della sua potestà pontificali (a Milano, un bastone terminante con un pomo dorato). 3. In ortopedia, strumento di varia forma, in ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] vacante è il periodo tra la fine del governo di un vescovo e la nomina del suo successore. Cfr. l’uso di sedia in Dante (Par. XII, 88) per dalla s. centrale; si rivolga direttamente alla nostra s. diMilano. In un senso più astratto, luogo in cui si ...
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Vescovo di Milano (m. 400). Colto, e buon conoscitore della filosofia platonica, quando era ancora prete ebbe molta parte nella conversione di C. Mario Vittorino e di s. Agostino, che gli dedicò il De diversis quaestionibus. Fu consigliere di...
Discepolo di s. Ambrogio, poi vescovo di Milano (400-08). Il pontefice Anastasio I gli scrisse per invitarlo a combattere l'origenismo; i vescovi africani gli chiesero consigli (401), e s. Giovanni Crisostomo gli diresse una lettera (404).