bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] una persona, b. ha di solito come sinon. attraente, avvenente (né ti mancherà un avvenente e tenero sposo [A. Verri]). Più raro è benfatto. Tuttavia b. rimanda talora a certo distacco, mentre attraente e avvenente implicano un maggior coinvolgimento ...
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esitare¹ /ezi'tare/ v. intr. [dal lat. haesitare, intens. di haerēre "essere attaccato"] (io èsito, ecc.; aus. avere). - [essere e mostrarsi incerto, perplesso, con la prep. a: e. a credere] ≈ indugiare, [...] plur.): mentre egli partiva soddisfatto del piacevole trattenimento, lasciava nel cuore di Saffo una crudelissima perplessità (A. Verri); tante perplessità esaurivano ogni mia energia (G. D’Annunzio). Tentennamento e titubanza hanno gli stessi valori ...
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noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] modo di esistere doloroso, senza che ci accorgiamo di qual natura sia o in qual parte di noi la sede del dolore? (P. Verri). Nella funzione predicativa, in riferimento a ciò che annoia (ho letto un libro che è una vera n.), si annoverano invece molti ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo settecentesco, dotato di senso del...
Verri, Il Rivista letteraria, fondata e diretta da L. Anceschi (1956). Nelle sue 9 serie ha interpretato in senso militante la propria funzione critica contribuendo alla sprovincializzazione della cultura (con l’attenzione ad autori come E....