annaspare
(raro o ant. innaspare, inaspare) v. tr. e intr. [der. di aspo, naspo]. – 1. tr. Avvolgere sull’aspo per fare la matassa: a. il filo, la seta. Fig., non com., a. la vista, confonderla, offuscarla: [...] difficoltà, agiti braccia e gambe alla ricerca di un appiglio: pallida come una morta, annaspava con le mani convulse (Verga); per estens., gesticolare vivacemente nel discorrere. Di animali, agitare le zampe: [il cane] cominciò subito ad a. con le ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] di tabacco da fiuto che si prende tra due dita e si fiuta in una volta: don Giammaria rideva e ci tirava su una p. (Verga); una p. di sale, di pepe, un pizzico, per condimento. 6. In senso concreto: a. La parte di un oggetto che serve a prenderlo e ...
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bicocca
bicòcca s. f. [etimo incerto]. – 1. Piccola rocca o fortino, di solito in cima a un’altura: il palazzotto di don Rodrigo sorgeva isolato, a somiglianza d’una b., sulla cima d’uno de’ poggi. (Manzoni). [...] Il termine si usa anche per indicare una piazza da guerra mal fortificata e perciò poco atta alla difesa. 2. Casupola, catapecchia; casa diroccata: una vera b. quella casa: i muri rotti, scalcinati, corrosi (Verga). ...
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veranda
s. f. [da una voce dell’India (cfr. indost. varandā, bengalese bārāndā), incrociatasi con il port. varanda «balaustrata» (der. di vara «verga, pertica»), attrav. l’ingl. veranda(h)]. – 1. Denominazione, [...] originariam. propria dell’India, del portico architravato che recinge le costruzioni, estesa alle strutture architettoniche analoghe dell’Estremo Oriente, e quindi dei paesi tropicali e mediterranei (gallerie, ...
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tappare
v. tr. [der. di tappo]. – 1. Chiudere con un tappo: t. la bottiglia, il fiasco, la botte (cfr. stappare); per estens., chiudere un buco qualsiasi: il calafato tappa i buchi della barca con stoppa [...] o per sottrarsi a un pericolo: stava tappato in casa, con tanto di catenaccio, e non metteva fuori nemmeno il naso (Verga). ◆ Part. pass. tappato, anche come agg.: una bottiglia tappata; starsene, restare tutto il giorno tappato in casa, chiuso senza ...
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sparlare
v. intr. [der. di parlare, col pref. s- (nel sign. 2)] (aus. avere). – 1. Parlare male, dir male di qualcuno: è un maldicente, sparla di tutti; non fa altro che s. di me; tutto il vicinato sparlava [...] di loro, che volevano fare i superbi senza aver pane da mangiare (Verga). 2. Con uso assol., non com., parlare usando parole sconvenienti o espressioni volgari: ti prego di non s., soprattutto in presenza dei bambini. ...
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numerare
v. tr. [dal lat. numerare, der. di numĕrus «numero»] (io nùmero, ecc.). – 1. a. Contare, passare in rassegna i singoli elementi di una serie facendo corrispondere progressivamente a ciascuno [...] . Del tempo, calcolarne lo scorrere, misurarlo: ho numerato minuto per minuto queste ultime ore che io ho passato vicino a lei (Verga); Numera i giorni e i mesi Che restano per finire (Montale). c. Annoverare, comprendere in un numero o in una serie ...
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sconnesso
sconnèsso agg. [part. pass. di sconnettere]. – 1. Che non è ben connesso, che non forma un tutto unito e compatto: un assito, uno steccato, un tavolo s.; il soffitto era di assicelle di legno [...] : fare dei discorsi s.; dire parole s.; un ragionamento, un periodo s.; strozzato dall’emozione, balbettò qualche frase sconnessa (Verga). 3. a. In matematica, detto di uno spazio topologico (o di un suo sottoinsieme) che non sia connesso (v ...
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strappare
v. tr. [dal got. *strappōn «tendere con forza» (cfr. ted. straffen)]. – 1. a. Togliere, portare via con un movimento violento e rapido: gli strappò la pistola, il coltello di mano; mi strappò [...] per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo (Verga); enfatico: ti strappo gli occhi se parli; gli strapperei il cuore a quel traditore! c. fig. Riuscire con sforzo, con espedienti ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] proprietà, e, più genericam., fare, accumulare quattrini: rade volte fa r. chi non ruba (prov.); La r., novella di G. Verga, nella raccolta delle Novelle rusticane (1883), che tratta di un contadino arricchito e divenuto schiavo dei suoi beni. b. Con ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...