paromella
paromèlla (o parommèlla; anche palamèlla) s. f. [dim. di paroma], sicil. – Sottile cavo da ormeggio, adoperato soprattutto nelle camere delle tonnare: ci pensavamo sempre ... quando si trattava [...] di serrare una scotta tesa come una corda di violino, o di alare una parommella che ci sarebbe voluto l’argano (Verga). ...
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anelito
anèlito s. m. [dal lat. anhelĭtus -us; v. anelare], letter. – 1. a. Respiro ansante, affannoso: si udiva l’a. [della bestia] rotto dallo spasimo (Verga). Più genericam., respiro: appressando [...] A que’ soavi a. la bocca (Marino); in partic., l’ultimo a., l’estremo a., l’ultimo respiro di chi muore. b. Soffio vitale: dalle tenebre La diva spoglia uscita, Mise il potente anelito Della seconda vita ...
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lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] ); anche, donna di incontenibile avidità sessuale, ninfomane: al villaggio la chiamavano la Lupa perché non era sazia giammai di nulla (Verga). 4. Nome comune (anche erba lupa) di alcune specie di orobanche e particolarm. dell’orobanche della fava. ...
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confessionario
confessionàrio s. m. [der. di confessione], non com. – Confessionale (sost.): inginocchiata dinanzi al c., chinava il capo umile (Verga). ...
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risma
s. f. [dall’arabo rizma]. – 1. a. Unità di conto della carta, equivalente a 500 fogli; fa eccezione la carta pelure, per la quale la risma è abitualmente di 480 fogli. b. Pacco confezionato di [...] 400 fogli, o di carta da stampa contenente 500 fogli: il manoscritto era voluminoso, circa mezza r. di carta a mano (Verga). 2. fig., spreg. Genere, razza, specie di persone, sempre in senso negativo e polemico: Un diavolo è qua dietro che n ...
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stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio [...] da segnare profondamente: le s. della sofferenza, del vizio; Elena! Vorrei stamparvi in faccia al mondo le stimmate del mio amore! (Verga); ebbi pietà di tutte le creature su cui il dolore imprime le sue stimate (D’Annunzio). In questo sign. è usato ...
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cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie [...] notte, si sentiva c. un violino; d’altre cose, spec. oggetti metallici, suonare, risuonare: faceva c. i soldi in tasca (Verga). c. Di cose, di oggetti che scricchiolano o stridono: senti come canta questa seggiola; gli cantano le scarpe nuove; si ...
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prebenda
prebènda s. f. [dal lat. tardo praebenda s. f. (propriam. gerundivo femm. di praebere «offrire, somministrare»)]. – 1. Porzione di beni di un capitolo o di una collegiata, assegnata come dote [...] ho la p. di un vescovo, e non posso tirarmi sulle braccia anche la famiglia dei figli di mio fratello (Verga); preti che, ridotti alla fame dalla miseria delle loro prebende ..., s’ingegnavano a trafficare in mercato (Bacchelli). 2. estens. Guadagno ...
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petronciano
s. m. (e petronciana s. f.). – Varianti ant. e region. di petonciano (o petonciana), altro nome della melanzana: prese a mangiare de’ p. (Novellino); l’occhio gonfio e livido al pari d’un [...] p. (Verga). In senso fig., ant., andare (o ire) a ingrassare i p., morire: fate di star sani, ... E per amor del Cielo vi guardate Di non ire a ingrassare i p. (Parini). ...
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partaccia
partàccia s. f. [pegg. di parte] (pl. -ce). – 1. Parte non soddisfacente o molto impegnativa, in una rappresentazione teatrale, in un film e sim.: per accontentarlo gli hanno dato una p.; quella [...] ha fatto una p. che non dimenticherò mai; da te non mi aspettavo proprio questa p.; questa p. a me non la doveva fare (Verga). 3. Aspro e violento rimprovero, forte sgridata: sono arrivato in ritardo e il direttore mi ha fatto una p. che non ti dico. ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...