sesto2
sèsto2 s. m. [sostantivazione di sesto1; cfr. sesta2]. – 1. ant. Compasso: Colui che volse il sesto A lo stremo del mondo (Dante). 2. In architettura, linea curva d’intradosso dell’arco, che può [...] , assetto: mettere a s. una stanza, riassettarla; comare Sidora, quand’ebbe finito di dar sesto alla casa, venne lei pure (Verga); in usi fig.: quello sforzo d’attenzione sospendeva il sentimento del male, e teneva in s. i suoi pensieri (Manzoni ...
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benedicite
‹benedìčite› v. lat. («benedite»). – Parola iniziale, e quindi (come s. m.) nome, delle preghiere che precedono il pranzo e la cena nell’uso monastico adottato da tutti gli ordini religiosi, [...] formula di saluto tra monaci secondo la regola benedettina (il più giovane dice Benedicite al più anziano, che risponde Deus, cioè «Dio [benedica]»). In Sicilia, è formula di saluto ancora in uso nel dialetto: benedicite a vossignoria! (Verga). ...
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scampolo2
scàmpolo2 s. m. [der. di scampare nel sign. estens. di «sussistere, restare»]. – 1. Avanzo di una pezza di tessuto, di metraggio molto ridotto, che generalmente si vende sottocosto: c’è la [...] , uno s. di erudizione (Gioberti); chi sapeva dir quattro parole, cercava di tenere uno s. di conversazione, per scacciare la malinconia (Verga). b. non com. Uno s. d’uomo, di donna, e sim., persona di statura molto piccola (in questo senso, usato ...
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sottomano
avv. e s. m. [comp. di sotto- e mano]. – 1. a. avv. A portata di mano: tengo sempre s. gli arnesi necessarî; avevo la penna s. e non la trovo più; gettava nel fuoco tutto ciò che gli capitava [...] s.; gli tirò un ceppo che aveva s., e non lo colse per miracolo (Verga). b. Come s. m. (pl. sottomani), cartella ricoperta di pelle, tela o plastica, che si usa tenere sulla scrivania per appoggiarvi il foglio su cui si deve scrivere e come custodia ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] paesi (Manzoni); i panni della malata che la lavandaia rifiutava di portare al fiume, temendo di perdere le altre pratiche (Verga), di perdere gli altri clienti. c. Nel linguaggio marin., genericam., le comunicazioni fra una nave e la terra, quando ...
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falsariga
s. f. [comp. dell’agg. falso e riga] (pl. falsarighe). – 1. Foglio con grosse righe regolari, da mettere sotto a quello (senza righe) su cui si scrive per servirsene di guida volendo scrivere [...] , norma che si segue fedelmente o servilmente: seguire la f., andare sulla f. di qualcuno, e simili; avrebbe creduto di metter il fuoco all’appartamento, se avesse fatto un sol passo al di fuori della f. sulla quale era uso a camminare (Verga). ...
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pratico
pràtico (ant. pràctico, pràttico) agg. [dal lat. tardo practĭcus, gr. πρακτικός «attivo, pratico», der. del tema di πράσσω «fare, agire»] (pl. m. -ci; ant. o pop. -chi). – 1. a. Che si riferisce [...] aveva una certa ruga fra le ciglia, qualcosa negli occhi, che a lui, vecchio e p. del mondo, non andava punto a genio (Verga). Con sign. particolare nelle espressioni essere un uomo p., una donna p., una persona p., di chi sa comportarsi nel modo più ...
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abboccare
v. tr. e intr. [der. di bocca] (io abbócco, tu abbócchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. e intr. Afferrare con la bocca: i pesci abboccano l’amo (più com. all’amo); la mula ... abboccava [...] ... avidamente nella bica dell’orzo, povera bestia, un manipolo ogni strappata (Verga); nella caccia, con riferimento al cane, raccogliere la selvaggina uccisa o ferita, per il riporto. In usi fig., lasciarsi allettare, cadere in una trappola, in un ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] l., imbronciarsi, mostrare nel volto lo scontento, la disillusione, e sim.: i musi l. non mi piacciono fra vicini ed amici (Verga). b. estens. Che va o che arriva lontano: avere una vista l., vedere a grande distanza (anche fig., riferito agli occhi ...
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anelare
v. intr. [dal lat. anhelare, forse affine a halare «soffiare»] (io anèlo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Respirare affannosamente, ansare: si senton più presso alle spalle Anelare il temuto [...] destrier (Manzoni); anelava tutta sudata nel salire la via erta (Verga). Nell’uso poet., anche trans., esalare, mandar fuori: dal fulminato petto Fiamma e sangue anelava (Caro). Con uso sostantivato, respiro anelante: un grave e spesso Anelar gli ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...