rinculata
s. f. [der. di rinculare]. – 1. Il fatto di rinculare, movimento di rinculo, detto soprattutto di animali. 2. volg. Forma intensiva di inculata; in senso fig., grave danno subìto in seguito [...] a raggiri, inganni o imbrogli: che r. s’è preso con quel ladro!; la solita r.! per carpirmi un altro ribasso! (Verga). ...
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abbaiare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. lat. baubare] (io abbàio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere la voce (detto del cane): i cani gli corsero incontro abbaiando; un cane abbaiava nel silenzio della [...] e modi prov.: a. alla luna, al vento, gridare invano, senza ragione né effetto: uno di quei grulli che abbaiano alla luna (Verga); non c’è can che abbai, non c’è nessuno; prov., cane che abbaia non morde, chi minaccia molto, di solito fa poco ...
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zio
s. m. [dal gr. ϑεῖος, lat. tardo thius]. – 1. Il fratello del padre o della madre, rispetto ai nipoti (ma anche il marito della zia, cioè lo zio acquisito, così come la zia può essere la moglie dello [...] casi spesso si tronca in zi’ (in origine, propriam., accorciamento di sire): lo zio Crocifisso, personaggio dei Malavoglia del Verga; lo zi’ prete. 3. In varî usi scherz.: z. Sam, nomignolo dato alla personificazione del governo degli Stati Uniti ...
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abbarbagliamento
abbarbagliaménto s. m. [der. di abbarbagliare]. – L’abbarbagliare, l’essere abbarbagliato; intenso abbagliamento: un’onda di sangue al volto, un a. improvviso dinanzi agli occhi (Verga). ...
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cosmorama
s. m. [comp. di cosmo- e del gr. ὅραμα «veduta», sul modello di panorama] (pl. -i). – Nome dato a un apparecchio, di qualche diffusione nel sec. 19°, che permetteva di vedere, ingrandite e [...] con effetti di rilievo, immagini panoramiche di diverse parti del mondo: pareva di guardare nella lente di un c. (Verga). ...
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pestare
v. tr. [lat. tardo pĭstare, frequent. di pinsĕre «pestare, pigiare» (part. pass. pistus, in alternanza con pinsus e pinsĭtus)] (io pésto, ecc.). – 1. a. Battere fortemente e più volte, con uno [...] , triturare: p. il pepe nel mortaio; p. la carne sul tagliere; lo speziale ... andava a p. i suoi unguenti nel mortaio (Verga); p. l’uva nel tino, più com. pigiare. b. Per estens., percuotere, battere, bastonare: l’hanno pestato a sangue; p. qualcuno ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] lume, nelle incertezze della mente e nei dubbî dell’animo: il segretario voleva un po’ di tempo per prender l. (Verga); rivolgersi a qualcuno per aver lume. Sono in genere espressioni di tono elevato e solenne, che facilmente si prestano perciò a ...
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scampagnata
s. f. [der. di scampagnare]. – Gita in campagna, per lo più di breve durata: fare una s.; andavano cantando, allegri della s., tutti giovani e senza fastidi pel capo (Verga). ...
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sesta1
sèsta1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sesto]. – In relazione con il valore e sign. di numerale ordinale di sesto, è adoperato in espressioni ellittiche nelle quali è facilmente riconoscibile [...] è durata la battaglia e dura Insin a sesta, dal levar del sole (Berni); il sole di sesta scappava dalle cortine in alto (Verga). 2. In musica: a. Intervallo di sei gradi; nella scala diatonica può essere maggiore (per es. do-la), formata da quattro ...
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scampanellio
scampanellìo s. m. [der. di scampanellare]. – Uno scampanellare prolungato: si sentiva un allegro s.; è una cosa da impazzire con quello s. continuo all’uscio (Verga). ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...