galanteria
galanterìa s. f. [der. di galante]. – 1. a. Gentilezza ostentata e cerimoniosa verso le donne, dimostrata nelle parole, nell’atteggiamento e nei gesti, come comportamento occasionale o abituale: [...] fatto con arte minuta, di gusto squisito: si era alzata per osservare al buio le g. disposte in bell’ordine sui mobili (Verga); in partic., ninnolo acquistato per farne un dono: ho portato delle g. da Venezia. Per estens., di cibo o dolciume che ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] ., a casa, essere o non essere in grado di ragionare: allora, forse perché non avea la t. a casa, ricominciò a vaneggiare (Verga); andar via la t., confondersi, annebbiarsi le idee: va via la t., con tutta questa confusione; perdere la t., non essere ...
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uggia
ùggia s. f. [prob. lat. *ūdia «umidità, frescura», der. di udus «umido»] (pl. -ge). – 1. non com. Ombra, mancanza di luce e di sole nociva alla vegetazione: sediamoci là dove fanno u. quei rami; [...] di fastidio e di irrequietezza: questo tempo fa venir l’u., mette l’u. addosso; il genitore smaltiva l’u. al caffè (Verga); venire in u., a noia: il finto, il falso, mi veniva ogni giorno più in u. (D’Azeglio); fastidio, molestia: questo continuo ...
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loro
lóro pron. pers. e agg. poss. [lat. illōrum, genit. pl. di ille «egli, quello»]. – 1. Pronome di 3a pers. plur., masch. e femm., riferito generalmente a persone, talvolta anche ad animali e cose [...] ; si sbracciava a difender don Michele davanti alla gente, perché si sapesse che, loro come loro, non gli volevano male (Verga); anche loro, neppure loro, persino loro; e nelle locuz. loro due, loro tre, ecc.; in opposizione ad altro pronome: voi ...
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uggire
v. tr. [der. di uggia] (io uggisco, tu uggisci, ecc.), letter. e raro. – 1. Fare uggia, dare uggia, cioè ombreggiare. 2. fig. Annoiare, tediare, stancare: la terra uggisce il marinaio per un senso [...] annoiato, infastidito, seccato: persino Corsi, allegro per natura ed espansivo, diveniva anch’esso taciturno ed uggito (Verga); [una domanda] con quella cadenza di cantilena che denota sopportazione alquanto uggita (Bacchelli), seccata, spazientita. ...
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corrente1
corrènte1 agg. [part. pres. di correre]. – 1. a. Che corre, quindi rapido, veloce: nere cagne bramose e correnti Come veltri ch’uscisser di catena (Dante). In araldica, attributo degli animali [...] , non esigente, non cavilloso, oppure condiscendente, che lascia correre: bisognava chiudere gli occhi, ed essere correnti pel prezzo (Verga); essere c. a una cosa o a fare una cosa, propendere, essere facilmente disposto: è c. a promettere, a ...
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trescone
trescóne s. m. [der. (con suff. accr.) di tresca]. – Ballo contadinesco, tradizionale nel folclore di alcune regioni italiane (Veneto, Lombardia, Romagna, Toscana), di movimento assai vivace [...] di quell’infelice che, sospeso per il collo, ballava il t. alle ventate di tramontana ... (Collodi); come va che gli spiriti non hanno ballato il t. di benvenuto alla nuova castellana? (Verga); i topi ci ballano il t., in quella vecchia stamberga! ...
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paratore
paratóre s. m. [der. di parare, in varî sign. del verbo]. – 1. (f. -trice) Chi fa il mestiere di parare, di ornare cioè di parati, in determinate occasioni e solennità, chiese o locali pubblici: [...] l’impalcato della musica, come un gattone nero, schiodando, martellando, buttando giù i festoni e le ghirlande di carta (Verga). 2. Nella caccia, chi ha per compito di levare la selvaggina, sospingendola là dove il cacciatore può colpirla. 3. region ...
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inzuppare
v. tr. [der. di zuppa]. – Intingere in un liquido in modo da rendere zuppo, da imbevere completamente: i. una spugna nell’acqua; più com.: i. il pane nel brodo, nel latte; i. i biscotti nell’aleatico. [...] ci ha inzuppati come spugne; la povera donna non chiudeva occhio in tutta la notte, e inzuppava di lagrime il guanciale (Verga). Nell’intr. pron., assorbire il liquido, imbeversi: questi biscotti sono troppo duri e non s’inzuppano (raro senza la ...
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serpeggiare
v. intr. [der. di serpe1] (io serpéggio, ecc.; aus. avere). – 1. Muoversi, procedere, strisciando per terra, con movimenti continui ondeggianti o a spirale, come fanno i serpenti; per estens., [...] in modo rapido e coperto: tra i soldati già serpeggiava il malcontento; sentendomi s. fiamme ignote per le vene (Verga); brividi di febbre le serpeggiavano per la schiena (De Roberto); strideva con l’immagine del maschio italiano grande amante che ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...