fustigare
v. tr. [dal lat. tardo fustigare, der. di fustis «bastone»] (io fùstigo, tu fùstighi, ecc.). – Battere con verga o frusta, soprattutto come forma di punizione o tortura: f. a sangue. Fig. maltrattare [...] a parole, censurare aspramente: f. il malcostume ...
Leggi Tutto
invergare1
invergare1 v. tr. [der. di verga] (io invérgo, tu invérghi, ecc.). – Nella tessitura, porre delle verghe tra i fili dell’ordito; eseguire l’invergatura. ...
Leggi Tutto
invergare2
invergare2 v. tr. [dal fr. enverguer, der. di vergue, forma dial., normanna o piccarda, di verge, che è il lat. vĭrga «verga»] (io invérgo, tu invérghi, ecc.). – Nel linguaggio di marina, [...] i. una bandiera, legarla alla sagola con cui dev’essere alzata; meno com., inferire una vela ...
Leggi Tutto
affiocare
v. tr. [der. di fioco] (io affiòco, tu affiòchi, ecc.). – Variante, meno com., di affiochire, con uso tr. e intr. pron.: lampade appese al soffitto e affiocate da cortine di seta rossa (I. [...] Nievo); poi ... le voci si affiocarono (Verga). ...
Leggi Tutto
corno1
còrno1 s. m. [lat. cŏrnu] (pl. -a, f. con valore collettivo, -i m. negli altri casi). – 1. a. Caratteristica formazione del capo di varî mammiferi ungulati, di solito pari, costituita cioè da [...] , niente affatto: colui non pensava ad altro che alla sua casa, e non gliene importava un c. degli affari degli altri (Verga); come esclam. pop., un corno!, equivale a un’energica risposta negativa: uscire? un c.! Tu rimani in casa!; posposto ad ...
Leggi Tutto
schifo1
schifo1 agg. e s. m. [dal fr. ant. eschif che è dal francone skiuh(j)an «aver riguardo»]. – 1. agg. a. ant. Schivo; ritroso, sdegnoso: vidi ... Laura mia con suoi santi atti schifi Sedersi in [...] avere a s., sdegnare, avere a noia: la ragazza ... aveva a s. poi di lavare i piatti e imbrattarsi le mani in cucina (Verga). b. Azione, cosa schifosa; schifezza: il suo modo di comportarsi è stato uno s.; questa stanza è uno s.; lo spettacolo è ...
Leggi Tutto
bazza1
bażża1 s. f. [etimo incerto]. – 1. Mento aguzzo e sporgente: ha una bella b., non c’è che dire! 2. spreg. o scherz. Mento in genere: pulisciti la b.; un sorrisetto malizioso che gli errava fra [...] le rughe della b. irta di peli sudici (Verga). ◆ Dim. bażżina, bażżétta; accr. bażżóne m., bażżóna. ...
Leggi Tutto
perorare
v. tr. e intr. [dal lat. perorare, comp. di per-1, con valore intens., e orare «parlare»] (io pèroro, alla lat. peròro, ecc.; come intr., aus. avere), letter. – Parlare, tenere discorsi in favore [...] la pensasse (Bassani). Come trans. è usato per lo più con un compl. dell’oggetto interno: p. le ragioni di qualcuno; p. la difesa degli oppressi; seguitava a p. la causa di Don Diego (Verga); p. la causa della pace, della libertà, delle minoranze. ...
Leggi Tutto
duchea
duchèa s. f. [v. ducea], ant. – Ducato, come titolo e grado di duca, o territorio a lui soggetto: io mangio pane e cipolle per mantenere il lustro della duchea (Verga). ...
Leggi Tutto
treccone
treccóne s. m. (f. -a) [der. di treccare], tosc. – Rivenditore al minuto di verdure, legumi, frutta, o di polli e uova al mercato, o anche d’altre cose commestibili di poco prezzo. È voce ant., [...] e spreg. di banditore, intrigante, imbroglione: i t. accanto al fuoco ... battevano i coltellacci sulle panchette per vendere il torrone (Verga); quel popolo misto che ha dato gli eroi e i vigliacchi, gli artefici della vittoria e i t. della disfatta ...
Leggi Tutto
verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...