la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] ormai è più di là che di qua, di chi è prossimo a morire: per due o tre giorni padron ’Ntoni fu più di là che di qua (Verga); di là da, dall’altra parte di: di là dal monte, di là d’Arno (anche al di là, che ha più propriamente uso di avv.: è rimasto ...
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rimendare
v. tr. (io rimèndo, ecc.). – Variante pop., rara, di rammendare: è vestito così da povero figliolo, ma ... con panni ben rimendati (De Amicis); rimendava le maglie delle reti colle gambe distese [...] (Verga). ...
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dimorare
v. intr. [dal lat. demorari «trattenersi, indugiare», der. di morari «ritardare, dimorare»] (io dimòro, ecc.; aus. avere, più raro essere). – 1. a. Abitare, più o meno stabilmente, in un luogo: [...] Parigi; per qualche giorno dimorerà in casa nostra; le due amiche e rivali dimoravano nello stesso albergo al medesimo piano (Verga). b. ant. Trattenersi, fermarsi in un luogo, o più genericam. stare, restare; anche fig.: in tal disposizion dimorando ...
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rimenio
rimenìo s. m. [der. di rimenare], non com. – Un rimenare continuato; rimescolio: cos’è questo rimenio? In senso fig., agitazione, rimescolio interiore: e quando cominciava a farsi scuro, ... [...] si sentiva dentro lo stesso r. (Verga). ...
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peloso
pelóso agg. [lat. pilōsus, der. di pilus «pelo»; v. anche piloso]. – 1. a. Di peli, formato di peli: manto p., rivestimento p., l’insieme dei peli che coprono in tutto o in parte la superficie [...] d’un can da pastore, pelosissimo e barbuto (E. Cecchi); le orecchie p. e stracche delle mule che ciondolavano fra la folla (Verga); avere il torace p., le spalle p., il dorso delle mani peloso; una donna col mento p., con il labbro superiore p., con ...
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ammelmare
v. intr. [der. di melma] (io ammélmo, ecc.; aus. essere), non com. – Affondare nella melma, impantanarsi, riempirsi di melma: quel seminato ... ammelmato dal gran piovere (Verga). ...
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funata
s. f. [der. di fune]. – Colpo di fune: lo prese a funate; A furia di santissime f. (Giusti). Con altro sign., poco com., la lunghezza di una fune (con tacito riferimento a funi destinate a particolari [...] usi): una piccola gondola ... ci segue a una f. di distanza (Verga); anche più raro, una f. di panni, quanti panni sono stesi ad asciugare su una stessa fune. ...
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zollata
żollata (o zollata) s. f. [der. di zolla], non com. – Colpo dato o ricevuto con il lancio di una zolla di terra: poi si mettevano a correre, ed egli la inseguiva a zollate (Verga). ...
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ammiccare
v. intr. [etimo incerto; dubbia la connessione col lat. micare «palpitare»] (io ammicco, tu ammicchi, ecc.; aus. avere). – Fare cenni di nascosto, per lo più strizzando un occhio, facendo l’occhiolino: [...] ’asso). In usi fig., letter.: lontano ... ammiccava soltanto un lume di carbonai, e più a sinistra la stella del mattino (Verga); A la finestra de la scuola ardito S’affacciava un ciliegio, e co’ i vermigli Frutti allegro ammiccava (Carducci). ◆ Part ...
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rimondatura
s. f. [der. di rimondare]. – L’operazione di rimondare; la roba che si porta via rimondando. In partic., l’operazione agricola consistente nel ripulire un albero fruttifero dai fruscoli, [...] dai seccumi, dai succhioni esuberanti: è una potatura leggera per schiarire e rinettare la chioma: domani andrò a Mascalucia per la r. degli ulivi (Verga). ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...