commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio [...] usi fig. di dramma, tragedia: Sangue di Giuda! un giorno o l’altro succederà una c., succederà! (Verga). ◆ Dim. commedina, commediétta, commediòla, breve, di poco valore; spreg. commediùccia; accr. commedióna, lunga, complessa, con grande apparato ...
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sganasciare
v. tr. [der. di ganascia, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sganàscio, ecc.). – 1. Slogare le ganasce; quasi sempre con uso iperb.: con un pugno l’ha mezzo sganasciato; più com. come intr. [...] : sganasciarsi dagli sbadigli, dalle risate; e il barone, con quella sfuriata, li piantò tutti lì, che si sganasciavano dalle risa (Verga). 2. Raro con uso intr., mangiare avidamente, anche fig.: Se a caso un ispettor di polizia Sganascia o tiene il ...
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ondata
s. f. [der. di onda]. – 1. Colpo di mare provocato da un’onda piuttosto grossa e violenta: la barca fu capovolta da un’o.; le o. si abbattevano furiose contro il molo; altissime o. si sollevavano [...] nella locuz. avv. a ondate, per esprimere la ripetizione e l’insistenza del movimento: globi di fumo denso, a ondate (Verga). In partic., durante la prima guerra mondiale, il termine fu usato per indicare l’urto delle fanterie a impulsi successivi e ...
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barone1
baróne1 s. m. [forse dal germ. *baro «uomo libero» (sacibarones nella legge salica)]. – 1. Nel medioevo, titolo nobiliare che rappresentava il massimo grado dell’ordinamento feudale, costituito [...] , ma talora usato anche con sign. generico di signore, padrone: se non torna tuo fratello Menico tu resti il b. della casa (Verga). Con tale sign. fu anticam. anche titolo di santi: ecco il barone Per cui là giù si vicita Galizia (Dante), s. Giacomo ...
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sgarbato
agg. [der. di garbo3, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. non com. Che provoca fastidio perché privo di garbo, di grazia: una voce potente, ma s.; un sorriso stanco, distratto, reso s. dalla respirazione [...] accelerata (Verga). 2. Di persona, che usa maniere poco garbate ed educate nel parlare, nell’agire, e soprattutto nel comportamento con gli altri: un uomo s.; un funzionario, un impiegato abitualmente s. con il pubblico; anche se gli ospiti non ti ...
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onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. [...] ; così si è fatta ricca la Santuzza, e onde gabbare il mondo si è messa sul petto l’abitino di Figlia di Maria (Verga). Con l’infinito, del resto, è frequente anche nei varî usi in cui equivale a pron. relativo: cercava un’apertura onde (= per dove ...
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tranvai
tranvài (o tramvài) s. m. – Adattamenti ital. dell’ingl. tramway (ora quasi completamente sostituiti, per indicare la vettura, da tram, e per indicare la linea, gli impianti, da tranvia): per [...] acchiappare il tramvai, verso sera, fecero un bel tratto di strada a piedi (Verga); dopo pochi minuti di tranvai scesero nel viale (Palazzeschi). ...
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spurgare
v. tr. [dal lat. expurgare «pulire», comp. di ex- e purgare: v. purgare] (io spurgo, tu spurghi, ecc.). – 1. a. Pulire, liberare, purgare da ciò che ostruisce o insudicia: s. i bronchi, il naso [...] , o assol. spurgarsi, espellere il catarro dai bronchi e sputarlo, espettorare: voltò le spalle soffiando gravemente, tossendo, spurgandosi (Verga). S. un fosso, il letto di un canale, una fogna, ripulirli. b. Nel linguaggio di cucina, eliminare, con ...
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sputare
v. intr. e tr. [lat. spūtare, der. di spūtum: v. sputo]. – 1. intr. (aus. avere) Espellere con forza dalla bocca un getto di saliva, anche misto a catarro e muco: è proibito s. per terra; s. [...] locuz. fig. essere qualcuno (il padre, il nonno, ecc.) nato (e) sputato (o anche assol., sputato), somigliare perfettamente: quel ragazzo è il padre nato e sputato!; è proprio sputata alla madre!; questo è proprio un Malavoglia nato sputato! (Verga). ...
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sonoro
sonòro agg. [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus «suono»]. – 1. a. Che dà suono, che risuona: un corpo, un metallo sonoro. Più specificamente, in fisica, che è sede di [...] e s.; la s. prosa barocca; ora dimmi tu le tue frasi s.; io ti getterò fra i piedi i fatti eloquenti (Verga). 3. In linguistica, di suono la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali, in contrapp. ai suoni sordi, articolati ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...