accomodazione
accomodazióne s. f. [dal lat. accommodatio -onis, der. di accommodare «adattare»]. – L’accomodare, l’accomodarsi; adattamento. È usato soltanto con alcune accezioni specifiche: 1. In fisiologia, [...] biblica, si usa come sinon. di accomodamento, ma anche per significare la «condiscendenza» (nel sign. in cui Dante usa il verbo condiscendere, v.) di Dio verso gli uomini, secondo il concetto che Dio, sia nell’ispirare gli scrittori sacri, sia in ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] flessione non ricorra all’aggiunta di suffissi. In partic., spec. nelle lingue germaniche (in opposizione a debole), di verbo, o di sostantivo, i quali, nella formazione rispettivamente del preterito e del plurale, non facciano uso dei suffissi della ...
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mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] »: le mie domande miravano solo a stabilire la verità. ◆ Col primo sign., o con quello più generico di «guardare», il verbo entra nella composizione di alcuni nomi di località o più spesso di alberghi situati in posizione panoramica, quali per es ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta [...] meramente umano e il Verbo di Dio incarnato, il rivelatore e il rivelato; storicamente nato in seno al giudaismo, il cristianesimo si presenta come una religione fondata, rivelata, dogmatica, proselitistica, universalistica ed escatologica, la quale ...
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esemplarismo
eṡemplarismo s. m. [der. di esemplare2]. – Nella storia della filosofia medievale, la teoria, di origine platonica, sostenuta soprattutto da sant’Agostino e san Bonaventura, secondo la quale [...] le idee eterne, in quanto costitutive del Verbo o Intelletto divino, sono gli esemplari o modelli in base ai quali Dio crea le cose, e che, in quanto sono presenti alla mente umana, per illuminazione divina, sono il fondamento del giudizio vero. ...
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cfr.
– 1. Abbreviazione moderna del lat. confer «confronta», usata spec. in testi di studio o di consultazione davanti a citazioni o elementi lessicali su cui si richiama l’attenzione del lettore. Si [...] legge comunem. confronta (come se fosse abbreviazione del verbo italiano). 2. In matematica, abbrev. (poco com.) di circonferenza. ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] , la persona o la cosa, concreta o astratta, che nella proposizione fa l’azione o si trova nella condizione espressa dal verbo. Nella pratica scolastica, si usa distinguere dal s. grammaticale il cosiddetto s. logico, quello cioè che, pur non essendo ...
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deshabille
déshabillé ‹de∫abii̯é› s. m., fr. [part. pass. del verbo (se) déshabiller «svestir(si)»]. – 1. La condizione di chi è semivestito, discinto, nelle frasi essere, trovarsi in d., o sim. 2. Vestaglia [...] femminile, elegante e leggera ...
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soggiacere
soggiacére v. intr. [dal lat. subiacēre, propr. «giacere sotto», comp. di sub «sotto» e iacēre «giacere»] (coniug. come giacere; aus. essere). – 1. a. ant. Stare, essere posto al di sotto: [...] e soggioga (Dante); il mare alto è sempre in quella parte che soggiace alla Luna (Galilei). b. In senso fig., il verbo è talora usato nel linguaggio scient. e letter. con riferimento a idee o concetti che costituiscono la base di un ragionamento, di ...
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virgolettare
v. tr. [der. di virgolette] (io virgolétto, ecc.). – Chiudere una o più parole, un passo, un nome, tra virgolette, nella scrittura e nella stampa: v. una citazione, un brano, il titolo di [...] sue affermazioni più impegnative. ◆ Part. pass. virgolettato, anche come agg. e s. m., nelle varie accezioni del verbo: una parola, una citazione virgolettata; dichiarazioni virgolettate; come sost.: fare eccessivo uso di virgolettati; in questa ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...