ode
òde (ant. òda) s. f. [dal lat. tardo ode, gr. ᾠδή affine al verbo ᾄδω «cantare»]. – Componimento lirico, di varia forma metrica e strofica e di vario contenuto, ma prevalentemente morale, civile [...] o amoroso, per lo più di tono elevato; nato in Grecia come componimento musicale, tipico della lirica dorica ed eolica, si stacca dalla musica in epoca alessandrina e poi romana, e riappare nella letteratura ...
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fornicare
v. intr. [dal lat. tardo fornicare, der. di fornix -ĭcis «arco, volta» e per estens. «bordello»] (io fòrnico, tu fòrnichi, ecc.; aus. avere). – 1. Avere rapporti sessuali con persona che non [...] sia il coniuge, e in genere commettere peccati legati alla sfera sessuale; è verbo usato soprattutto nell’enunciazione del 6° comandamento: non fornicare. 2. fig., non com. Avere segrete intese con qualcuno: f. coi nemici della patria, con gli ...
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escussione
escussióne s. f. [dal lat. tardo excussio -onis, propr. «scuotimento», der di excutĕre, part. pass. excussus; v. escutere]. – L’atto di escutere, nelle due accezioni giur. del verbo: e. dei [...] testimoni, interrogatorio, esame; e. d’un debitore, citazione, azione legale intentata contro di lui. Beneficio di e., diritto di determinate categorie di debitori di ottenere che il creditore rivolga ...
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bilanciamento
bilanciaménto s. m. [der. di bilanciare]. – 1. Il bilanciare, il bilanciarsi, nei sign. proprî e fig. del verbo: b. di un’asta, b. delle opposte ragioni, b. delle entrate e delle uscite, [...] ecc. 2. Nella tecnica, sinon. di equilibramento. Con accezioni partic., in marina: a. La razionale distribuzione dei pesi di bordo. b. Il complesso dei provvedimenti atti a far riprendere la posizione ...
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forse
fórse avv. [lat. fŏrsit, comp. di fors «sorte, caso» e sit «sia»]. – 1. a. Senza certezza, senza assoluta sicurezza; indica in genere dubbio, incertezza circa quanto si afferma: è f. lui il colpevole; [...] accettare o rifiutare; stette il giovane in f. un momento di tornare indietro, per metterlo alle strette (Manzoni); anche senza il verbo: E il core in f. a palpitar si mosse (Leopardi); analogam., mettere in f., mettere in dubbio: metteresti in f. la ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] , i pregi; analogam., di cose, vantarne i prodigiosi effetti. b. non com. Al plur. (per lo più in unione col verbo fare), espressioni di gran meraviglia per fatti da poco, manifestazioni esagerate o insistenti di vario genere (di dolore, di stupore ...
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navigare
(ant. navicare) v. intr. [dal lat. navigare, der. di navis «nave»] (io nàvigo, tu nàvighi, ecc.; aus. avere). – 1. a. Effettuare un percorso (o un viaggio) in mare o su un fiume o su un lago, [...] nave sul mare: nubi bianche che navigano per il cielo già quasi notturno (Buzzati). 2. In locuz. e proverbî, nei quali il verbo ha spesso il sign. fig. di barcamenarsi, destreggiarsi, e sim.: saper n. a ogni vento, sapersi trarre d’impaccio in ogni ...
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slittamento
slittaménto s. m. [der. di slittare]. – L’atto, il fatto, e anche l’effetto dello slittare, nei varî sign. del verbo: lo s. del rimorchio ha fatto rovesciare la motrice; lo s. delle ruote [...] sul ghiaccio; s. del terreno, nella meccanica dei terreni, movimento di scorrimento di una parte di un ammasso terroso rispetto a quella che rimane in sito; s. laterale, nella pratica dello sci, scivolamento ...
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inorridire
v. tr. e intr. [der. di orrido, col pref. in-1] (io inorridisco, tu inorridisci, ecc.). – 1. tr. Destare orrore, riempire di un senso di orrore: quel racconto ci ha inorridito; scene che inorridiscono [...] gli spettatori (più com., che fanno inorridire, con il verbo intr. e fare causativo). 2. intr. (aus. essere) Essere preso da orrore: tutti inorridirono a quella vista; e in frasi iperb.: sono errori che fanno inorridire! 3. intr., letter. Dei capelli ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...