minorazione
minorazióne s. f. [dal lat. tardo minoratio -onis]. – 1. a. Il rendere o il diventare minore; diminuzione, scadimento (ha in genere uso più ampio ed è più com. del corrispondente verbo minorare): [...] m. delle paghe, dei prezzi; il fatto non produce alcuna m. dei miei diritti; subire una m. del credito, della stima, o nell’onore, nella reputazione. b. La condizione di chi è fisicamente o psichicamente ...
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retrocedimento
retrocediménto s. m. [der. di retrocedere]. – L’azione, il fatto di retrocedere, quasi esclusivam. nel sign. proprio dell’uso intr. del verbo: r. del fronte. ...
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sistemare
v. tr. [der. di sistema] (io sistèmo, ecc.). – 1. Ordinare, organizzare in sistema, riferito all’ordinamento e alle classificazioni delle scienze naturali e quindi, per estens. (ma non com.), [...] ; è una questione che va sistemata; anche con la particella pron.: prima o poi, le cose si sistemeranno (dove il verbo può essere inteso anche come rifl., cioè «andranno a posto da sole»). c. Riferito a persone, dare loro un alloggio rispondente ...
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accezione
accezióne s. f. [dal lat. acceptio -onis, propr. «accettazione», der. di accipĕre «prendere»], letter. – Significato di un vocabolo, e più particolarmente l’uno o l’altro dei significati con [...] cui una parola viene intesa e quindi adoperata: usare un termine, un verbo in un’a. impropria, in un’a. rara o poco nota; il vocabolo «cortese» è stato adoperato anche nell’a. di «liberale»; l’appellativo di «villano», nell’a. oggi comune della ...
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deracine
déraciné 〈derasiné〉 agg. e s. m., fr. [propr. part. pass. del verbo déraciner «sradicare»]. – Spaesato; chi ha lasciato l’ambiente proprio, nativo, o si trova a dover vivere fuori del suo ambito [...] sociale (la parola ha avuto diffusione dal titolo di un romanzo di M. Barrès, Les déracinés, 1897) ...
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annichilimento
annichiliménto s. m. [der. di annichilire]. – Lo stesso che annichilamento, spec. nell’accezione più com. del verbo annichilire, cioè perdita di ogni volontà e capacità di reazione. In [...] psicanalisi, angoscia di a., particolare forma di annichilimento che costituisce la specifica modalità psichica con cui viene sperimentato, fino dall’infanzia, l’istinto di morte ...
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mutare
v. tr. e intr. [lat. mūtare]. – È in genere sinon. di cambiare, cui corrisponde in tutti i sign. (tranne quello di «barattare, fare una operazione di cambio», che è esclusivo di cambiare); nell’uso [...] mod. ha tono più letter. (sicché espressioni come mutar vestito, mutarsi d’abito sono meno com. delle corrispondenti col verbo cambiare). 1. tr. a. Sostituire una cosa con un’altra, simile o diversa: m. le proprie abitudini, il proprio sistema di ...
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annichilire
(ant. annichilare) v. tr. [dal lat. tardo annihilare, der. di nihil, nihilum «niente», col pref. ad-; cfr. la locuz. lat. ad nihilum redigere] (io annichilisco o annìchilo, tu annichilisci [...] del marito. c. In fisica, subire l’annichilazione. ◆ Part. pass. annichilito, anche come agg., nei sign. fig. del verbo: di fronte alle prove evidenti della sua colpevolezza, rimase annichilito; era annichilito dalla vergogna, dal senso di colpa ...
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prescire
v. tr. [dal lat. praescire, comp. di prae- «pre-» e scire «sapere»], ant. – Sapere in anticipo, avere il dono della prescienza. È verbo raro, attestato soltanto nell’infinito e nel gerundio [...] presciendo, oltre che nei tempi composti. ◆ Part. pres. presciènte, usato talvolta ancora oggi come agg. nel linguaggio filosofico e teologico, v. la voce. ◆ Part. pass. prescito, propr. «conosciuto in ...
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impiegare
v. tr. [lat. implĭcare «coinvolgere», comp. di in-1 e plĭcare «piegare»; v. implicare] (io impiègo, tu impièghi, ecc.). – 1. a. Adoperare, servirsi di qualche cosa per un determinato fine: [...] ; impiegarsi in una banca, nelle ferrovie. ◆ Part. pass. impiegato, usato spec., oltre che nei normali sign. del verbo, nella locuz. essere impiegato (presso una ditta, in un’azienda, in un ufficio), prestare lavoro continuativo (anche materiale ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...