prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] a. Che sta per raggiungere la condizione o il limite indicati dal verbo o dal complemento seguente: il sole era p. a tramontare; trascorso. In grammatica, passato p., uno dei tempi del verbo, nel modo indicativo; si contrappone a passato remoto, e ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] ; di nave, u. in mare, o semplicem. u., lasciare il porto o un ancoraggio e dirigersi verso l’alto mare. Con verbo all’infinito preceduto dalla prep. a: E quindi uscimmo a riveder le stelle (Dante); soprattutto quando si vuole indicare lo scopo per ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che [...] . Nella letteratura cristiana antica il lògos è, secondo il Vangelo di Giovanni, il verbo di Dio (lat. verbum Dei) che si è fatto carne, il Cristo (v. verbo). Nel pensiero moderno la più coerente teorizzazione del lògos come ragione è in Hegel ...
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futuro
agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]. – 1. agg. Che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire: i secoli f.; la vita f. (in partic., quella [...] per il f., ecc.; locuz. avv. in futuro, nel tempo avvenire. 3. agg. e s. m. In grammatica, tempo f., o assol. futuro, categoria del verbo che indica l’azione in quanto si deve svolgere nel futuro (appartiene quindi alle distinzioni temporali del ...
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svernare1
svernare1 v. intr. [der. di verno2, col pref. s- (nel sign. 3)] (io svèrno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Come intr. pron., svernarsi, uscire dall’inverno: prima che gennaio tutto si sverni [...] l’inverno sulla pianta sviluppandosi solo nella primavera successiva; in ambedue questi sign. è usato anche il verbo ibernare. 3. Con il sign. 2 il verbo è usato talora anche come trans. («far svernare, tenere a svernare»): s. le legioni in una zona ...
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comunque
comùnque avv. e cong. [comp. di come e -unque]. – 1. Seguito da verbo al congiuntivo: a. In qualunque modo: c. vadano le cose, bisogna rassegnarsi; c. tu la pensi, io agisco così. b. non com. [...] Quantunque, nonostante che: è rimasto male, c. faccia finta di nulla. 2. ant. Con il verbo all’indicativo, appena che: C. questo romor fu sentito, A furia ognun si lieva da sedere (Pulci). 3. Usato ellitticamente, in frasi di tono risolutivo o ...
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ausiliario
auṡiliàrio agg. e s. m. [dal lat. auxiliarius, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: forze, truppe a.; libri a., tutti quei libri o scritture contabili di imprese commerciali [...] di preparazione o di svolgimento alle scritture dei libri principali e che in genere non sono obbligatorî; verbo a., forma ormai poco com. per verbo ausiliare. In epigrafia, linee a., le linee orizzontali tracciate talvolta nelle lapidi, più o meno ...
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indurre
(ant. indùcere) v. tr. [lat. inducĕre, comp. di in-1 e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre; part. pass. indótto, ant. indutto]. – 1. Propr., far penetrare, quindi destare, suscitare in altri [...] anche come agg., soprattutto nel linguaggio della fisica (v. la voce). ◆ Part. pass. indótto (ant. indutto), con i varî sign. del verbo: indotto in errore, indotto da false speranze, indotto con minacce, ecc.; per l’uso come agg. e sost., v. indótto. ...
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superare
v. tr. [dal lat. superare, der. di super «sopra»; propr. «essere al di sopra»] (io sùpero, ecc.). – 1. a. Essere superiore per dimensioni, cioè più alto, più lungo, più largo, e in genere di [...] o fig. (cfr. la differenza tra le due espressioni mi supera in velocità e mi ha superato in velocità; il doppio valore del verbo si ha anche nei sign. del numero prec.): s. lo sfidante in un incontro di pugilato, s. la squadra avversaria per due reti ...
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concio2
cóncio2 s. m. [der. di conciare]. – 1. tosc. Letame, concime naturale: Tra poco al campo porteranno il concio Tiepido e nero (Pascoli); con senso spreg., buono a far concio, detto di persona [...] o anche in procinto, venire in c., venire a proposito (dal sign. generico di «preparare, mettere in assetto» che ebbe il verbo conciare): non essendo i Perugini in c. da potere riparare a’ nimici (M. Villani); veggendo l’Angiulieri in c. di cavalcar ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...